Reina 6,5: Per quasi sessanta minuti è semplicemente chiamato a gestire l’ordinaria amministrazione, sicuro in uscita. Al 57′ la prima – e unica – conclusione del Latina è un destro di Oliveira pregevole, ma sventato con uno spettacoloso intervento ad una mano dello spagnolo a togliere il pallone dall’incrocio dei pali. (Dal 75′ Gabriel s.v.)
Hysaj 6: Gara accorta per il nuovo esterno azzurro, sia a destra, nel primo tempo, che sulla sinistra, dopo l’ingresso di Maggio, difende in maniera precisa, senza sbavature. Difficilmente si disimpegna in avanti, quando lo fa partecipa all’azione del vantaggio servendo bene Insigne. (Dal ’77 Strinic s.v.)
Chiriches 6,5: Sicuro, efficace e bello da vedere. Si disimpegna con disinvoltura in ottime chiusure difensive senza mai declinare alla propensione all’impostazione a testa alta, sua peculiarità. Legge l’azione con un secondo d’anticipo sui diretti avversari, è l’uomo d’ordine della retroguardia azzura. Pericoloso anche nelle proiezioni offensive: solo un salvataggio in extremis di Corvia gli nega la gioia del gol opponendosi sulla linea di porta ad una sforbiciata da applausi del centrale romeno.
Albiol 6,5: La grinta dell’ex pretoriano di Rafa Benitez è già formato campionato e gli costa un’ammonizione per proteste al venticinquesimo. Corvia e compagni sono sempre facile preda delle attenzioni del centrale azzurro che non palesa mai particolari difficoltà, efficace negli anticipi e nel guidare la linea difensiva.
Ghoulam 6,5: La licenza ad offendere sugli esterni è prerogativa dell’ex Saint Etienne nei primi 45′ di gioco . Spinta continua sull’out mancino a fare del numero 31 partenopeo una costante apprensione per la retroguardia di Iuliano. Tante le insidie portate alla porta di Di Gennaro, servendo i compagni a rimorchio o cercando la battuta a rete. Mai impensierito in fase di non possesso. (Dal 46′ Maggio 6,5: Difende con ordine in una ripresa dove gli avversari difficilmente alzano la testa nella metà campo azzurra. Libero di esprimersi in avanti guadagna il rigore del definitivo 5-0 con una trascinante proiezione.)
Valdifiori 6,5: Il Latina difende con tutti i suoi effettivi e sta proprio al regista azzurro dettare i tempi di una manovra che per vie centrali si scontra contro una strenua difesa. Frequente la giocata di prima, garantisce ritmo e dispensa eleganza con giocate sul velluto, l’illuminazione in verticale non sempre è però precisa. (Dal 46′ Jorginho 6,5: Illuminante nel lanciare Mertens in profondità con un preciso tracciante in occasione del raddoppio, freddo dal dischetto a sigillare l’incontro sul 5-0 finale. Due lampi a fotografare quarantacinque minuti brillanti ed al servizio della squadra.)
Allan 6: La supremazia azzurra è totale a metà campo, con gli avversari che riescono esclusivamente a tentare di difendersi con ordine. Non un match all’arma bianca, come nelle corde dell’ex Udinese, che comunque mette a referto il solito rendimento fatto di corsa e palloni recuperati a profusione. (Dal 77′ Dezi s.v.)
Hamsik 6,5: Tonico, aggressivo, vicino alla forma campionato lasciando alle spalle le difficoltà estive dal punto di vista fisico. Sempre presente nel pressing azzurro, cerca l’intuizione negli spazi dialogando con gli attaccanti e cercando l’intuizione negli ultimi venti metri. Poca la fortuna, e la precisione, nella prima frazione di gara, imprendibile la sua bordata dal limite che ad inizio ripresa supera Di Gennaro con potenza e precisione e sblocca il risultato. (Dal 55′ David Lopez 6: Ancora un tempo da alter ego difensivo del capitano azzurro, supporta a dovere una manovra che nella ripresa è spumeggiante, sfiora anche la rete ma il suo destro è facile preda di un Di Gennaro che nonostante le reti subite ha mostrato ottime qualità. Dall’ingresso di Dezi chiude da interno destro.)
Insigne 6: Tanta corsa per il numero 24 azzurro al Francioni, movimento continuo schiacciandosi e ripartendo a far danni sulla trequarti. L’intenzione è sempre quella di servire i compagni con palloni invitanti o cercando la percussione individuale. Non sempre la resa è impeccabile come in occasione del vantaggio, quando con un tacco innesca la conclusione di Hamsik per il momentaneo 1-0. (Dal 63′ El Kaddouri 7: Pronti via e in due minuti il belga naturalizzato marocchino spacca la partita esaltando le sue doti negli spazi, un ruolo da trequartista che Sarri ha cucito sull’ex gioiellino del Brescia gara dopo gara, allenamento dopo allenamento. Da antologia il movimento sul 2-0 fintando sul primo palo per poi inserirsi sul secondo approfittando del pallone al bacio di Mertens, imprendibile sul 3-0: doppio passo in bello stile e conclusione violenta su cui Di Gennaro non può nulla. Molto propositivo anche quando c’è da servire, a dovere, i compagni.)
Callejon 5,5: Poca gloria nell’ultima amichevole estiva per il classe 87 di Motril. L’abnegazione è la solita, senza risparmiarsi in continui strappi nell’area di rigore avversaria. Difficilmente però riesce a scalfire le crepe della difesa dei pontini, (Dal 46′ Mertens 6,5: Il passo del belga surclassa quello degli avversari e il risultato è eloquente. Incontenibile fin dal suo ingresso, dispensando cambi di ritmo fulminei. Praticamente impossibile una contromossa dei difensori del Latina, a più riprese costretti a rimediare con le cattive. Legge bene l’invito di Jorginho e serve al millimetro El Kaddouri sul 2-0.)
Higuain 6: Prima da titolare per il Pipita, riprendendo sulle spalle la leadership dell’offensiva partenopea dal primo di gioco. Due lampi nei primi venti di gioco: prima si oppone Di Gennaro, poi difetta la precisione. Quando punta l’uomo è sempre il pericolo numero uno per gli avversari ma mira e potenza non sono quelle dei tempi migliori nell’ora di gioco a sua disposizione. L’argentino è ancora alla ricerca di una condizione all’altezza. (Dal 55′ Gabbiadini 6,5: Giostra da centravanti puro, cercando il fraseggio con i compagni di reparto. Spalle alla porta le opportunità scarseggiano e il 23 azzurro nel finale decide di imprimere il suo timbro sull’incontro con il più classico dei suoi marchi di fabbrica: percussione dalla destra cercando il centro e innescando il mancino alla ricerca del palo più lontano. Un incanto per il pubblico sugli spalti.)
All. Sarri 6,5: Squadra corta e pressing serrato. Difesa alta e difficilmente perforabile, manovra fluida in uno due tocchi alla ricerca dell’esaltazione dell’importante pacchetto offensivo. Il Napoli non sfonda per un tempo finendo per dilagare nella ripresa. Ottimo allenamento per gli azzurri al Francioni in vista del campionato alle porte. Carichi di lavoroevidenti per alcuni interpreti, con un collettivo che appare comunque pronto per l’esordio del Mapei Stadium di domenica prossima.
Edoardo Brancaccio