IL ROMA – Reina guida la difesa 2.0: La parola d’ordine è una: subire meno gol

Stop. Reset. Dimenticare la marea di gol che ha annegato il Napoli di  Benitez. La seconda stagione peggio della precedente. Più di 100 in due  annate, davvero troppi per una squadra che aveva ambizioni di vertice.  Un film che sembrava già scritto, diventato perfino noioso. Perché  l’andazzo si era capito sin dall’inizio della scorsa stagione. Una fase  difensiva poco equilibrata, con qualche pecca organizzativa e parecchie  individuali.

IN PIÙ IL PROBLEMA DEL PORTIERE –  Che il Napoli ha avuto per praticamente  tutta la stagione. Un mix letale che ha messo in ginocchio la  retroguardia nerazzurra. Due, tre gol incassati a partita erano la  norma. Una rarità le gare con lo “zero” sul tabellino dei risultati  accanto al nome degli avversari. Un problema che Benitez non ha saputo  risolvere, e che è arrivato intatto nelle mani di Sarri. Una matassa da  sbrogliare con cautela, cercando di sistemare il possibile con una  diversa organizzazione difensiva, metodi di allenamento nuovi. Ma  ovviamente a essere necessari sono soprattutto i rinforzi. Quelli che  Sarri aspettava e che ancora attende.

ANCHE IL PRESIDENTE DE LAURENTIIS – Ne è ben consapevole: preso subito  Pepe Reina, quando di fatto c’era ancora Benitez in panchina e il ds  Bigon dietro la scrivania. Un ritorno atteso, per un portiere rimpianto  durante tutta la scorsa annata. Al nuovo allenatore è toccato il compito  di sistemare il reparto facendo affidamento sugli uomini della scorsa  stagione. Così il ritiro di Dimaro è andato avanti con il solo Reina  alla voce “rinforzi”, e il suo vice Gabriel arrivato ad affollare il  numero di portieri azzurri. E non è stato facile lavorare in Trentino  senza rinforzi, ma Sarri ha sempre avuto fiducia nel lavoro del  direttore sportivo Cristiano Giuntoli. In effetti qualcuno è arrivato,  anche se a ritiro quasi finito.

CHIRICHES DAL TOTTENHAM – È il nuovo difensore centrale, al quale si è  aggiunto Hysaj dall’Empoli. Fascia sinistra e destra, senza problemi.  Innesti che si sono aggiunti al pacchetto di giocatori dello scorso  anno, eccetto Britos che nel frattempo è andato al Watford. Sarri ha  subito inserito Chiriches come potenziale titolare: concorrenza con  Koulibaly, che invece un anno fa (e un anno più giovane) partì davanti a  tutti. Con il rumeno sembra essere Albiol il punto di riferimento. Un  giocatore alla ricerca dell’identità perduta. Hysaj, invece, può dare  maggiore equilibrio, aspettando un altro rinforzo che forse non sarà  Maksimovic.

Fonte: Giovanni Scotto per “Il Roma”

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