Due schiaffi all’esordio. Novanta minuti con inciso quanto lavoro, ancora, necessiti un Napoli in piena fase di ricostruzione. In ogni sede.
Una gara persa a metà campo, dove difficilmente il gruppo di Maurizio Sarri è riuscito a trovare la chiave di un incontro cadenzato dal passo di un Sassuolo coriaceo, che non arretra dopo il montante fulmineo di Hamsik ma che prende piede, salvo abbassare il baricentro nella ripresa, fino a fare sua la partita. Pochi lampi oltre il vantaggio per il capitano azzurro, che resta l’unico a salvarsi in una mediana in apnea, a provarci. Non brilla Mirko Valdifiori, qualche intuizione, poco altro, senza mai prendere per mano una squadra che proprio nella zona nevralgica del campo ha patito a dismisura. Surclassato David Lopez, una gara caratterizzata da un ritmo sempre inferiore a quello dei diretti avversari in entrambe le fasi di gioco. Mai pericoloso nelle vesti di incursore, una costante rincorsa la prestazione in fase di contenimento.
Impalpabile la manovra in avanti, con gli interpreti offensivi assenti ingiustificati. Qualche giocata per un Higuain ancora in netto ritardo di condizione. Nessuna traccia di Mertens e Insigne, costretti ad annaspare senza mai trovare – salvo un’insidiosa conclusione del belga nella ripresa – il varco giusto a impensierire Consigli, inoperoso allo scoccare del novantesimo. Poco incisivi gli ingressi di Gabbiadini ed El Kaddouri
Restano gli affanni di una retroguardia rinnovata a metà ma che palesa ancora tutte le lacune che hanno tratteggiato i rimpianti della scorsa annata. Tanta, troppa incertezza nei due centrali. Albiol e Chiriches hanno sofferto in maniera lancinante le sovrapposizioni costanti dei rapidi avanti neroverdi. Spesso costretti alle maniere forti, non hanno mai garantito solidità ad un reparto che ha sofferto a profusione soprattutto sugli esterni. Esordio da dimenticare per Elseid Hysaj, patemi continui sull’out mancino, senza distinzione tra i momenti di spinta e quelli di contenimento. Spesso insicuro, arranca tra interventi poco decisi e cross innocui. Non cambia lo spartito sulla fascia destra, dove Christian Maggio è il peggiore in campo della sfida di stasera.
Disattento ed in ritardo in occasioni di entrambe le reti emiliane, perdendo completamente la marcatura di Floro Flores e Sansone. Due goal che confezionano i tre punti avversari e che nascono nella sua zona di competenza. Errori gravi, decisivi, che compromettono radicalmente una prestazione dove almeno prova a variare la manovra azzurra. Qualche incursione ad aggirare la difesa avversaria, sempre ben piazzata per vie centrali.
Appunti per mister Sarri per un inizio stagione in salita a margine di un’uscita a vuoto. Domenica la Sampdoria come avversaria con cui testare doverosi cambi di registro.
Edoardo Brancaccio