Lui c’è ma con chi? Bella domanda. Probabilmente oggi non saprebbe rispondere neanche Maurizio Sarri. Gonzalo Higuaìn è l’unica certezza dell’attacco azzurro. Un reparto tutto nuovo, dove il Pipita è il centro di gravità attorno al quale ruoterà la nuova formazione offensiva. Eppure il debutto dell’argentino è stato alquanto amaro.
SOLTANTO POCHI MINUTI di livello, in avvio, nella prima partita di campionato contro il Sassuolo. Poi praticamente più nulla, con l’ex Real Madrid che si è spento fino ad uscire. Un cambio che ha fatto discutere, visto che Higuain fuori per scelta tecnica si è visto di rado. Una sostituzione che ha fatto pensare subito a quella nella gara contro la Juventus nella scorsa stagione, quando Benitez lo lasciò negli spogliatoi dopo un primo tempo inguardabile. Allora per Higuain si parlava di una condizione fisica precaria. Oggi con ogni probabilità la situazione è simile. Dopo la partita Sarri si è lamentato per i tanti impegni (la Coppa America) che hanno ridotto le vacanze e il riposo di Higuain. L’argentino è arrivato stanco e sta pagando il ritardo di condizione. Può essere, ma di certo l’attaccante azzurro ha deluso.
SARRI NON CI HA PENSATO due volte a sostituirlo, mettendo Gabbiadini al suo posto. Un segnale che fa capire come l’ex Sampdoria, in realtà, sia considerato il suo vice e non un potenziale partner. Si spera che non sarà così perché i tifosi vorrebbero vedere la coppia Higuain-Gabbiadini, che sulla carta potrebbe fare faville. Chi allora? Al momento sono tutti in ballottaggio: Mertens, Callejon e lo stesso Gabbiadini. Dando per scontato lo stesso modulo di domenica, Insigne dovrebbe giocare ancora trequartista. E quindi è corsa a tre, con Higuain che potrebbe essere affiancato, secondo le prime sensazioni, da Callejon.
DA QUALE COMPAGNO, in fondo, è secondario: l’importante è che il bomber argentino torni a segnare. L’imperativo è non ripetere l’avvio da incubo dello scorso anno. Higuaìn segnò i primi gol dopo otto giornate (fu una
tripletta) patendo un avvio stentato. Ora Gonzalo vorrebbe fare come due anni fa, quando non segnò alla prima giornata, ma lo fece alla seconda, servendo anche un assist. Il modo giusto per cominciare bene la stagione, visto che la precedente è finita in modo molto amaro: rigore fallito con la Lazio che ha spianato la strada ai biancocelesti (poi finiti terzi proprio vincendo quella gara) e rigore fallito nella lotteria della finale di Coppa America contro il Cile.
Per il Pipita è davvero tempo di andare in gol, per scacciare i fantasmi.
Fonte: Giovanni Scotto per Il Roma
Articolo modificato 26 Ago 2015 - 21:26