Che l’Europa League sia una competizione che toglie tantissime energie fisiche, è ormai cosa risaputa. Giocare il giovedì sera, spesso in posti lontani (e il Napoli quest’anno sperimenterà il Nord Europa con il Midtjlland), significa perdere quasi per intero il venerdì, anti vigilia della partita di campionato.
Gli incroci che propone quest’anno il calendario poi, sono davvero duri. Il Napoli esordirà in Europa League giovedì 17 settembre al San Paolo contro il Club Brugge; la domenica prima si va a Empoli, quella successiva a Fuorigrotta arriva la Lazio.
Ma è tra fine settembre ed inizio ottobre che il calendario farà tremare i polsi agli azzurri. Il 27 c’è Napoli-Juve; poi si va a Varsavia (il 1 ottobre) per giocare contro il Legia e nel turno successivo di campionato a San Siro con il Milan (4 ottobre).
Il 22 ottobre Midtjlland-Napoli incastrata tra la partita casalinga con la Fiorentina e quella esterna con il Chievo; dopo 15 giorni il trittico prevede Genoa-Napoli, Napoli-Midtjlland e Napoli-Udinese.
A fine novembre altra striscia di fuoco: il 22 Verona-Napoli, il 26 Brugge-Napoli e il 29 Napoli-Inter. Si conclude a dicembre con Bologna-Napoli il 6, Napoli-Legia Varsavia il 10, e Napoli-Roma il 13.
Sarri è un allenatore che ha sempre dichiarato di non amare il turnover. Ma con tanti impegni ravvicinati, e spesso con squadre fortissime, sembra impossibile non ricorrere ad una rotazione, anche se non scientifica, dei calciatori.
Vincenzo Balzano
Twitter: @VinBalzano