L’ultimo giorno di mercato ha lasciato l’amaro in bocca ai tifosi del Napoli, con il mancato arrivo di Roberto Soriano. L’accordo con il calciatore era stato trovato, il contratto firmato poco dopo le 22, ma qualcosa è andato storto nel depositarlo: la trattativa è così saltata. Sarri adesso si trova a dover rivalutare elementi già presenti in rosa, per sopperire alle mancanze del calciomercato. Soriano avrebbe rinforzato un centrocampo che, in fatto di alternative, stenta. L’esempio più lampante è quello di David Lopez, che non garantisce la stessa qualità di Allan in mezzo al campo.
PREDESTINATO – Tra i rivalutati ci sarà molto probabilmente anche Jacopo Dezi, su cui Sarri ha lavorato a lungo in questo precampionato, dapprima schierandolo come terzino sinistro in assenza di Ghoulam, poi destinandolo al suo ruolo naturale. Per caratteristiche tecniche Dezi è stato spesso paragonato ad Hamsik e Marchisio, quindi è facile intuire che ben si sposi con il ruolo di sostituto del capitano azzurro. Probabilmente è proprio questa la posizione che Sarri aveva disegnato per lui, in virtù anche della mancanza di calciatori simili allo slovacco. Con El Kaddouri destinato a divenire il vice di Insigne, è facile che Dezi si accomodi in panchina sognando di scalzare Hamsik. Già nel 2011 a Dimaro il classe ’92 aveva occupato la posizione del numero 17, impiegandosi da mezzala sinistra nel 3-4-2-1 di Mazzarri e andando in rete contro il Barletta.
VERSATILE – Nel Crotone ha spesso giocato da interno di centrocampo nel 4-3-3, ma talvolta ha saputo ricoprire anche il ruolo di ala. Quest’ultimo dato dice molto anche sulla sua duttilità. Dezi potrebbe rivelarsi una pedina importante per Sarri che, in vista delle tre competizioni che il Napoli dovrà affrontare, potrà inserirlo nelle rotazioni a centrocampo. Tra l’altro fu proprio il tecnico azzurro ad avallare la permanenza del 23enne, ribadendo più volte la volontà di rivalutarlo. Il mancato arrivo di Soriano lascia l’amaro in bocca ai tifosi del Napoli ma la speranza a Dezi: la concorrenza non manca, ma lui è pronto a scalare le gerarchie per mettersi al servizio di Sarri e sperare di ripercorrere le orme di Hamsik.
Vittorio Perrone