Caro Marek. Il mercato è ormai terminato da poco più di una settimana eppure le voci continuano a susseguirsi. Assurdo o forse neanche troppo, in sinergia temporale con un campionato che stenta a decollare e che grida a gran voce tempo e pazienza. Di te si è parlato poco in questi mesi: l’amore del capitano per la terra di Partenope è noto ai più, così come il legame forte ed indissolubile che ormai da otto anni ti fa diventare sempre di più un figlio di Napoli. Una cresta che rappresenta un simbolo profondo per i tifosi, un cuore che batte all’unisono con chi ti ha sempre sostenuto e non smette di farlo.
Sei cresciuto qui all’ombra del Vesuvio, Marek. Sei diventato un uomo, un portatore sano e fiero di napoletanità acquisita. Hai subito capito cosa serve a diventare grandi in questa piazza stupenda ma difficile: attaccamento alla maglia, umiltà, spirito di sacrificio, ambizione e sano agonismo. Bisogna sempre dare tutto, rispettare gli impegni, onorare la casacca che si indossa e che vanta illustri predecessori. Ovvio, l’ambizione deve esserci ed è linfa di nuovi traguardi ma posposta alla voglia di crescere ancora insieme.
Ne hai superate di difficoltà qui in azzurro. Quando la strada era in salita hai chinato il capo senza mai smettere di lavorare, hai accettato ogni scelta tecnica come il migliore dei professionisti non giudicando mai l’operato altrui, confermandoti un grande calciatore ed un grande uomo. Ecco perché il popolo azzurro ti ama, perché hai sempre risposto sul campo dopo ogni accusa, ogni infortunio, ogni ostacolo.
Quando il mercato si è chiuso però, qualcuno ha svelato un’amara verità. La consapevolezza che la Juventus avesse agito concretamente per strapparti via all’azzurro del mare, del cielo e della maglia che indossi è stato un fulmine a ciel sereno per i tifosi. Le rassicurazioni di De Laurentiis non sono bastate, perché si sa, davanti ad una ghiotta offerta non si può vacillare a lungo e per sempre. Qualche tua parola li ha tranquillizzati, poi il solito diplomatico “no comment” e le voci che continuano ad inseguirsi.
Come fare per interromperle? Marek, la risposta la conosci solo tu e da buon capitano è giusto che scacci via ogni illazione. I tifosi lo aspettano e ti aspettano, per un altro anno insieme, all’unisono, senza la costante paura di un addio, ancor più alla rivale di sempre. Solo così si può arrivare insieme, lontano e spegnere le voci di chi continua ad immaginarti con una valigia bianconera sull’uscio, verso una Champions o l’ennesimo scudetto senza emozioni. Le più belle ambizioni restano ora quelle in azzurro, con la maglia che senti tua, nonostante le difficoltà, nonostante il tempo e la pazienza. Solo così si può arrivare davvero alle stelle.
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Articolo modificato 10 Set 2015 - 11:47