L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport analizza la questione legata al restyling dello Stadio San Paolo riportando diverse novità. Entro il 30 settembre sarà approvata la convenzione-ponte per permettere al Napoli di giocare nell’impianto di Fuorigrotta nella stagione in corso, quindi nelle more del completamento dell’iter burocratico del progetto di riqualificazione del San Paolo. Ieri, a Palazzo San Giacomo, c’è stato un produttivo incontro tra i tecnici del Comune e i dirigenti azzurri Formisano e Chiavelli.
La «geografia» dell’impianto sarà stravolta, almeno stando ai disegni dell’architetto Zavanella; la capienza sarà ridotta dai 60.240 posti attuali a 41.511. La tribuna Posillipo avrà un settore di 400 posti dedicato ai sostenitori più fedeli che potranno usufruire dei parcheggi. Ci saranno sia gli «sky box» che i «field box».
Anche i Distinti si svilupperanno a ridosso del terreno di gioco, con l’eliminazione quindi della pista di atletica. La curva B potrà ospitare 9.186 tifosi, mentre la curva A appena 5.870. La capienza di questo settore sarà ridotta per ingrandire quello ospiti (2.660) e la Posillipo laterale (2.126).
In Commissione Sport attendono quanto prima le coperture finanziarie (21 milioni) e la durata della concessione (presumibilmente 99 anni), elementi necessari per fornire il parere previsto dalla legge. L’istruttoria tecnica, secondo i termini vigenti, dovrà concludersi entro 90 giorni e poi il Napoli ne avrà altri 120 per la presentazione del progetto definitivo. Dovesse filare tutto liscio i lavori potrebbero cominciare ad aprile 2016, Napoli ci spera.