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Spettacolo al “Granillo”, ecco il gesto della squadra ospite che sorprende tutti

Una bella e particolarissima storia di calcio quella avvenuta in serie D lo scorso week end. Protagoniste due antagoniste sul campo, Reggina e Sarnese che si sono scontrare al “Granillo” per la seconda giornata di serie D. Fin qui, tutto ordinario ma ciò che succede nel finale è davvero sorprendente: i giocatori ospiti allenati da mister Gianluca Esposito, al termine della gara si sono riuniti per andare sotto i settori più caldi dello stadio ed applaudire i tifosi presenti, non solo i propri ma anche quelli avversari.

Una consuetudine come precisa proprio l’allenatore della Sarnese Gianluca Esposito.

“Mi preme rettificare l’interpretazione che il giornalista ha dato al nostro saluto. Secondo il suo pensiero “Un gesto che serve a dire quanto rispetto susciti Reggio Calabria in Serie D” e “Per qualcuno giocare al Granillo è ancora un onore”. Premetto che, in generale, per un calciatore giocare è un piacere, più che un onore. Il calcio non esisterebbe se non avesse un pubblico che lo segue e ci si appassiona. E non sarebbe lo sport più popolare se non fosse capace di offrire uno spettacolo a quanti siedono sugli spalti (a volte sfidando condizioni meteorologiche avverse, spesso dopo aver fatto molti chilometri per seguire la propria squadra in trasferta)”.

“Il nostro gesto di salutare il pubblico, il proprio e quello avversario – continua -, è un tributo alla presenza e non al blasone della società.  La Polisportiva Sarnese ha giocato la prima di campionato in casa contro l’Agropoli. E, a fine gara, ha salutato i tifosi ospiti. Supporter di una squadra che certo non può vantare blasoni.  Questo dovrebbe bastare a rettificare l’interpretazione che il giornalista dà del nostro saluto: non una riverenza al passato della Reggina ma un ringraziamento ai tifosi di casa per aver assistito al match, supportando in modo appassionato e corretto i propri calciatori, facendoci “sentire” la sfida e dando, ancora una volta, senso alla nostra professione.  Faccio questa rettifica per rassicurare i nostri tifosi e la società sull’approccio che la squadra sta tenendo e manterrà con convinzione fino all’ultima partita di questo campionato. A testa alta, sempre e ovunque. Con correttezza ma senza timore reverenziale nei confronti di nessun avversario”.

Non c’è nulla da dire, chapeau alla Sarnese!

Articolo modificato 14 Set 2015 - 16:21

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Scritto da
redazione