Roberto Bordin, ex vice allenatore del Verona, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio CRC in merito al centrocampista azzurro Jorginho:
“Il modulo fa la differenza, lo scorso anno con due mediani faceva fatica. Lui si esalta in un centrocampo a tre come quello di Sarri, è un calciatore che con noi aveva statistiche di recupero palla e passaggi riusciti altissime, il centrocampo a tre è l’ideale per lui che è molto bravo anche a chiudere le traiettorie di passaggio”.
Sulle caratteristiche del giocatore: “Nonostante abbia un fisico esile, è reattivo e intelligente tatticamente, sa leggere i movimenti e i passaggi degli avversari oltre a saper giocare il pallone. Non sempre Sarri è riuscito ad imporre il suo pensiero giocando con la difesa alta e tanti uno contro uno. I gol subiti sono sempre colpa del reparto e mai solo dei singoli”.
“È stato riscattato per una cifra importante, ora conosce meglio l’ambiente. Non è un ragazzo presuntuoso ma è convinto dei propri mezzi”.
Sul modus operandi di Sarri: “Ognuno ha una metodologia diversa, spesso quando si lavora solo con il pallone si fatica a quantificare lo sforzo, molti, come il tecnico azzurro privilegiano il lavoro a secco. Ma il mister conosce il suo lavoro, ha bisogno di tempo per trasmettere le sue idee. I tifosi devono avere pazienza e la società deve stare vicino all’ex tecnico dell’Empoli”.
Articolo modificato 15 Set 2015 - 20:25