Maurizio Sarri, nella conferenza che ha preceduto Napoli-Club Brugge, aveva parlato di una squadra in forte crescita e pronta, finalmente, a stupire i tifosi e zittire gli scettici. Prima del match, nemmeno il tifoso più accanito avrebbe potuto prevedere un Napoli così sicuro dei propri mezzi, spavaldo e cinico. Un 5-0 che sottolinea il carattere di questa squadra che, quando decide di tirarlo fuori, mette in difficoltà veramente chiunque. Nella cornice di un San Paolo “diverso” rispetto alla norma , il vero vincitore del match, per tanti motivi, è proprio mister Sarri.
Dal giorno del suo arrivo a Napoli, Sarri ha dovuto far i conti con lo scetticismo generale di una piazza letteralmente divisa. Dopo le prime tre giornate di campionato sono piovute critiche ed allora il mister ha tirato fuori gli attributi, schierando in campo una formazione perfetta ed adoperando un modulo, il famoso 4-3-3, funzionale agli uomini di una rosa competitiva e sicura dei propri mezzi. Non solo: perché non c’entra il valore dell’avversario, perché finalmente il Napoli ha tirato fuori la cattiveria e la famosa “cazzimma”, predicata più e più volte. Il Napoli ha giocato con personalità una gara con tanti spunti positivi, soprattutto per il futuro. Ovviamente è un punto di partenza, già buono però per il futuro e per capire a che punto è questo gruppo.
La difesa si è dimostrata finalmente sicura di sé, il centrocampo ha coperto e pressato allo stesso tempo, gli esterni hanno sfoderato il loro arsenale e il terminale offensivo, Gonzalo Higuain, anche se non ha segnato, si è dimostrato come sempre pedina fondamentale nello scacchiere disegnato dall’ex tecnico dell’Empoli: gioco di squadra, verticalizzazioni, corsa, tanta corsa e gioia finale con un pubblico che, anche se poco numeroso come altri tempi, ha dato il suo contributo incitando e sostenendo undici giocatori che, per la prima volta in stagione, hanno dimostrato di saperci fare e di saper gestire ogni situazione, anche su un vantaggio di quattro goal.
Alla fine Sarri può sorridere, almeno stasera: non dà retta alle voci, questo si sa, ma alla fine ha dimostrato che con gli interpreti giusti il Napoli può far male chiunque. E alla fine, quello che va predicando da ormai tre mesi sta uscendo fuori, piano piano. Forza, cattiveria, personalità, sicurezza. Tutti punti di partenza visti questa sera e che, da domani a Castel Volturno, il gruppo dovrà continuare ad assimilare sempre più.
Gennaro Donnarumma
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