Questione stadio, De Laurentiis attacca Alfano: “Ha paura di perdere voti”

Continua la telenovela “Stadio San Paolo”, ormai diventata una vera gatta da pelare per De Laurentiis e per il Comune di Napoli. Il Presidente, all’uscita dalla Prefettura dove si era tenuta la riunione tra Comune, Società Sportiva Calcio Napoli e il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni sul Ministro dell’Interno, Angelino Alfano: “Che lo stadio San Paolo diventi più sicuro dipende solo dal ministro Alfano, non da un club come il nostro che non ha lo stadio in gestione ma ha una convenzione con il Comune che ci consegna lo stadio il giorno stesso dell’evento, qualche ora prima”. E poi aggiunge: “Durante tutta la settimana lo stadio è terra di nessuno e quindi la società non ha alcun tipo di responsabilità per quanto possa accadere. Mi spiace che sia il prefetto che il questore, sia al Ministero degli Interni non l’hanno voluto capire”.

Aurelio De Laurentiis continua il suo attacco ad Alfano elogiando allo stesso tempo il lavoro del Presidente del Consiglio Matteo Renzi: “Questo governo sta cercando di fare molto di più rispetto agli altri governi, ma il calcio non è la sua priorità. Ad Alfano abbiamo detto di applicare la legge inglese, perché li hanno sradicato la violenza dagli stadi. Non voglio accusare Alfano di omertà ma ci dica perché non vuole farlo. Forse ha paura di perdere voti. Non capisco perché Renzi non dica ad Alfano basta, finiamola”.

Vecchi dissapori con Alfano. Non è la prima volta che De Laurentiis si trova a scontrarsi con Angelino Alfano. Basti ricordare le dichiarazioni del Presidente subito gli scontri tra tifosi di Torino e Juventus e la bomba carta lanciata dal settore ospite juventino nella curva dei tifosi granata. De Laurentiis attaccò Alfano, e lo fece ai microfoni di Radio Marte  invitando il Ministro dell’Interno a interrogarsi sulla questione stadi in Italia: “So che Alfano sta cercando di porre rimedio, però è in ritardo”. 

Questione stadio. È ormai da anni che la questione Stadio San Paolo non riesce a trovare una svolta definitiva. E proprio negli ultimi mesi le polemiche tra il Napoli e De Magistriis, sia per la questione dei due concerti di Vasco Rossi (3 luglio) e Jovanotti (24 luglio), sia per la bocciatura da parte del Comune al progetto presentato dal Napoli per il nuovo San Paolo, hanno visto dei momenti di tensione. Sulla questione concerti, la polemica si dilungò per settimane, col Napoli che fece di tutto per cercare di spostare i due eventi in altri luoghi. Non riuscendo a ottenere ciò, la società chiese e ottenne dalla Federazione di giocare la prima gara di campionato in trasferta. Nei giorni scorsi invece è arrivata la bocciatura del Comune al progetto presentato dal Napoli, disposto ad investire una cifra intorno ai 20 milioni di euro. Ma il Comune non ha ritenuto l’investimento sufficiente per una gestione dello stadio di 99 anni.

Salvatore Nappo

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