Il Napoli vince e convince contro il Club Brugge nella prima giornata di Europa League. Un bel 5-0 il risultato finale al “San Paolo” con Mertens e Callejon grandi protagonisti. I due esterni infatti hanno siglato una doppietta ciascuno, ma soprattutto hanno messo sotto scacco l’intera formazione ospite. Subito evidente la voglia del Napoli di trovare la vittoria per scacciare le ombre di crisi che in queste ultime settimane si erano addensate sulla squadra allenata da Maurizio Sarri.
Evidente come l’impatto di Mertens e Callejon sia stato decisivo ai fini della vittoria, e ancora più evidente come questa squadra si trovi a giocare in maniera del tutto naturale con il modulo che prevede i due esterni larghi in fase offensiva. D’altronde era stato lo stesso tecnico partenopeo a confermare in conferenza stampa come la rosa a sua disposizione abbia nelle proprie corde il modulo 4-3-3, e la prestazione contro i belgi non lascia dubbi: il Napoli ha giocatori offensivi che si integrano alla perfezione tra loro, micidiali nell’uno contro uno e allo stesso tempo bravissimi a dialogare nello stretto e smarcarsi, inoltre lo schieramento tattico porta fisiologicamente la difesa avversaria ad aprirsi e a concedere spazi nel quale riesce ad inserirsi perfettamente Marek Hamsik (come in occasione del parziale 4-0).
Ovviamente ogni modulo ha pregi e difetti, e uno di quello del 4-3-3 è la mancanza di pressione sul playmaker avversario che quindi sarebbe libero di poter far gioco. Altro difetto, sottolineato dallo stesso Sarri, è quello che tenendo gli attaccanti larghi, Higuain resta un po’ troppo isolato al centro dell’area. È pur vero però che in occasione della seconda rete del Napoli si è potuto apprezzare tutto il potenziale d’attacco che scaturiscono le tre punte: Callejon ha messo un invitante cross dalla destra dopo aver effettuato un dribbling, la difesa del Brugge è collassata tutta su Higuain che ha fatto il movimento sul primo palo, mentre la sfera è sfilata sul secondo palo dove Mertens è stato lestissimo a tagliare e ad anticipare il diretto marcatore spingendo in rete la sfera.
Sono questi i movimenti che gli esterni partenopei sono straordinariamente bravi ad effettuare, schierati con il tridente tutti gli attaccanti del Napoli vengono messi in condizione di potere esprimere il massimo delle proprie potenzialità. Infatti anche gli stessi Insigne e Gabbiadini rientrerebbero pienamente nelle rotazioni offensive visto che già in passato hanno ricoperto ottimamente questi ruoli. Sarri ha fatto capire di voler continuare sulla strada del modulo che prevede il trequartista (4-3-1-2), ma dopo la convincente prestazione europea con il Brugge le possibilità di passare ad uno schema tattico diverso (4-3-3), che appare a tutti più congeniale viste le caratteristiche di questa squadra, aumentano sempre di più. Soluzione, quella del tridente, che sarebbe possibile vedere anche a partita in corso nel caso le cose inizialmente non si mettano al meglio, e che comunque andrebbe testata anche con avversari di caratura superiore. E quindi che il tormentone abbia inizio: per questo Napoli meglio il 4-3-3 o il 4-3-1-2?
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Pasquale Giacometti