I tifosi che si attendevano un ulteriore passo in avanti del Napoli dopo le due belle e convincenti prestazioni contro Club Brugge e Lazio si sono alzati dal divano con l’amaro in bocca. La squadra di Sarri ha sbattuto contro il muro difensivo eretto dal Carpi e non è riuscito ad andare oltre uno 0-0 che sa molto più di due punti persi che di uno guadagnato, andando a paragonare i blasoni delle due compagini.
POSSESSO PALLA E GRANDE IMPRECISIONE. Un Napoli che è stato costantemente in zona Carpi per tutti i 90′, ma nonostante un 70% di possesso palla, la squadra partenopea ha creato poche occasioni realmente pericolose. Era altamente pronosticabile un Carpi con una difesa rocciosa e ben piazzata, e lo si era capito sin dal momento della lettura delle formazioni, ma visto il talento offensivo del Napoli ci si attendeva ben altra prestazione. Sono stati numerosi i passaggi nelle zone laterali del campo, ma poche verticalizzazioni. Sull’unica, quella di Callejon, Gabbiadini non è riuscito a centrare la porta da pochi passi. Naturalmente se non si centra la porta, è difficile far gol. Nella partita di ieri sera il Napoli ha tirato 11 volte ma ha centrato la porta solo in 3 occasioni. Emblematici al riguardo i due tiri nei primi 7′ della ripresa di Hamsik ed Insigne, terminati abbondantemente sul fondo. L’idea di scardinare la difesa avversaria era probabilmente la migliore, vista la grande densità della squadra emiliana. È notevolmente mancata però la precisione. Senza tralasciare quel pizzico di cinismo e “cazzimma”, parola molto cara ai napoletani, che in una partita di questo tipo avrebbero fatto comodo al Napoli.
NON UN PASSO AVANTI MA… Una rondine non fa primavera, ma tre indizi fanno una prova. Da questo punto di vista è già possibile tracciare un bilancio: con le squadre di medio-bassa classifica le difficoltà del Napoli si trascinano ormai da anni e questo trend al momento non sta cambiando. Sarri si è scontrato nuovamente con questa nuova realtà dopo le deludenti prestazioni di Sassuolo ed Empoli ed è stato ancora rimandato. Avrà però tempo e modo di studiare gli errori commessi dalla squadra e riscattarsi subito: le opportunità per prendere buoni voti non mancheranno.
Francesco Vassura
RIPRODUZIONE RISERVATA
Articolo modificato 24 Set 2015 - 00:17