Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è intervenuto a Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto raccolto da SpazioNapoli. “L’episodio dell’incendio della mia barca è stato tragico. C’erano anche dei bambini e ci siamo spaventati tantissimo ma con grande agitazione siamo riusciti a mettere tutto in sicurezza, tutti in salvo. Le barche sono oggetti destinati a consumarsi, questa ahimè si è spenta in maniera tragica ed anzitempo. Poi, sono momenti ingestibili, cose che non mi erano mai successe”.
“Non serve molto ad infiammare Napoli-Juve, è la madre di tutte le partite. Ci siamo preoccupati perché il Gos non ci dava la possibilità di aprire la vendita dei tagliandi ma grazie allo staff ed al Prefetto ce l’abbiamo fatta. Vendere uno stadio intero a 48 ore dall’evento è sempre complesso ma sembra andare tutto per il meglio. Mi scuso per il disagio ai tifosi ma ahimè in Italia capita spesso. E’ un big match storico, un incontro al quale teniamo particolarmente. Ho visto una squadra quadrata, solida, in crescendo. La mano di Sarri si vede così come la conferma di tanti giocatori. Molti potrebbero dire, non volevate vendere Koulibaly ed ora è fondamentale? Noi in realtà abbiamo sempre creduto nel francese, dovevamo solo dare tempo al tecnico di imprimere il suo credo ai giocatori ed in particolar modo alla difesa”.
“Il mercato? Mi sono preso tutte le colpe ma è giusto che i giudizi si diano alla fine. Purtroppo, a Napoli non c’è sinergia tra le parti, addetti ai lavori compresi. La squadra del cuore si deve coccolare e seguire, nel bene e nel male. Quest’ultimo non credo ci sia stato. Il campionato non è fatto di dieci o cinque giornate, i valori degli azzurri sono palesi. Sappiamo di avere l’attacco più forte d’Europa, di avere un tecnico che è un Maestro assoluto. A questo Prof gli vogliamo dare il tempo di vedere se la sua classe lo segue o se ci sono solo somari? E sono convinto che non ce ne siano di somari. C’è solo da vedere chi avrà sette, otto o dieci. Il mercato poi è sempre aperto ed a gennaio faremo le correzioni del caso”.
“Noi siamo tutti sulla stessa barca, amiamo il Napoli e vogliamo il suo bene. Con le guerriglie ci si fa solo del male e deprezziamo il valore assoluto di Napoli città, territorio ed intelligenza. La squadra negli ultimi anni è stato l’unico elemento che ha dato risultati globali in termini di internazionalizzazione, combattendo la Terra dei fuochi e tante altre problematiche. Siamo stati spesso in Champions ed ora siamo ancora in Europa League, scusate se è poco. Forza Napoli e tifosi, state tranquilli! Grazie ai tifosi che mi hanno espresso la loro solidarietà ed abbraccio tutti, coloro che mi vogliono bene e coloro che mi vogliono meno bene”.