A volerla cercare, una somiglianza tra Napoli e Juventus c’è. E’ scritta alla voci “cambiamento” e “partenza lenta”. Proprio così, visto che l’inizio di stagione delle due compagini è stato segnato proprio da stravolgimenti della rosa che hanno portato a risultati, per ora, non entusiasmanti.
CAMBIAMENTI – C’è da dire che in classifica il Napoli ha un punto in più rispetto alla Signora, ma la sostanza è la stessa. Entrambe le squadre, in estate, hanno cambiato molto: gli azzurri per cercare di riscattare un campionato deludente, i bianconeri per evitare di attraversare una fase calante dopo aver sfiorato il triplete. Premesse diverse. A Torino hanno salutato Tevez, Vidal e Pirlo, tre senatori nonché artefici del miracolo bianconero in Europa. Sono stati sostituiti da una giovane promessa, Dybala, e due mestieranti in ambito continentale, Khedira e Mandzukic. A Napoli la situazione è stata gestita diversamente: salutato Benitez, si è ripartiti dall’operaio Sarri, raggiunto dai suoi pupilli Hysaj e Valdifiori, e in seguito da Allan.
PARTENZA LENTA – I risultati, per ora, non danno ragione alle due società: Napoli e Juventus si ritrovano ancorate a metà classifica. 5 punti raccolti dai bianconeri, 6 quelli invece conquistati dai partenopei. Gli acuti, per entrambe le squadre, sono arrivati sul palcoscenico europeo: La Juventus ha conquistato Manchester imponendosi per 2-1, il Napoli ha strapazzato il Brugge con un sonoro e perentorio 5-0. In campionato, la tendenza è diversa: nell’ultimo turno entrambe non sono andate oltre il pareggio contro le due neopromosse Frosinone e Carpi. Nei primi cinque turni i partenopei hanno raccolto una vittoria, tre pareggi e una sconfitta. Numeri simili per i bianconeri: 1-2-2.
I TECNICI – Gli allenatori, però, non ne fanno un dramma. Né Max Allegri né Maurizio Sarri hanno parlato del big match della sesta giornata come un’ultima spiaggia. “A Natale la Juve sarà in una situazione differente di classifica” assicura il coach bianconero. Sarri, dal canto suo, non ha voluto fare previsioni, ma non ha nemmeno messo in discussione la panchina sua e di Allegri: “Non sarei così drastico, siamo appena a settembre”. Malgrado le partenze lente, i due allenatori non si fidano l’uno dell’altro: “E’ una squadra che può vincere 10 partite consecutive, non scherziamo” avverte Sarri. “Una delle migliori squadre nel Campionato. Il Napoli ha uno dei migliori attacchi e un ottimo portiere” sostiene Max. Le lusinghe, però, non contano: al San Paolo l’unico risultato ammissibile sarà la vittoria. Per entrambe.
Vittorio Perrone