Dilemma modulo, ad oggi, accantonato. Spazio al tridente, esaltando le caratteristiche degli avanti partenopei e scolpendo il giusto equilibrio tra i reparti. Difesa più accorta, encomiabile lavoro in fase di non possesso, senza mai rinunciare al devastante potenziale offensivo. Un dogma dal quale Maurizio Sarri difficilmente intenderà discostarsi in quella che alle pendici del Vesuvio assume i contordi della gara più attesa. Il crocevia in un inizio stagione tortuoso, ponendo solide basi per una risalita che la piazza si auspica come definitiva.
LE SCELTE. “In questo momento la squadra ha bisogno di affidarsi ai giocatori che stanno giocando di più per trovare continuità di rendimento”. Ipse dixit, le parole del tecnico partenopeo alla vigilia risuonano come una sentenza sull’undici chiamato a calcare il prato del San Paolo nell’anticipo. Spazio alla coppia Albiol-Koulibaly a schermo dinanzi al totem Pepe Reina. Unico, reale, ballottaggio sugli esterni, dove l’esperienza di Christian Maggio potrebbe insidiare l’esuberanza offensiva di Faouzi Ghoulam, al momento ancora in vantaggio nelle gerarchie. Intoccabile il pretoriano del percorso empolese Hysaj. Nella zona nevralgica del campo le parole d’elogio per Jorginho certificano un’investitura di spessore, l’ex Hellas giostrerà davanti alla difesa con il compito di garantire lucidità nel fraseggio e giusta intensità tra i reparti. Ai suoi lati le certezze Marek Hamsik ed Allan. Continuità come assioma e a scardinare equilibri e certezze della retroguardia di Allegri ecco il tridente ad oggi meglio assortito. Insigne, Callejon ed Higuain, chiamati a rappresentare la linea di fuoco su cui fondare novanta minuti tutti anima e cuore, al cospetto della difesa juventina che, date le assenze di Lichtsteiner e Caceres, sull’out destro si presenta in totale emergenza.
Le probabili formazioni:
Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam(Maggio); Allan, Jorginho, Hamsik; Insigne, Higuain, Callejon. All. Sarri
Articolo modificato 26 Set 2015 - 15:11