Settantanove sfide a tessere tra le mura amiche la tela della madre di tutte le partite in riva al Golfo. Napoli-Juventus, la rappresentazione totalizzante di un’acrimonia sportiva che esula dal contesto, che sia in gioco il titolo come negli anni d’oro o l’effimera gloria, nessuna differenza. “Sai cosa significa quando una squadra del sud ne mette 6 all’avvocato Agnelli?”. Parole in sinfonia, melodiose, di Diego Armando Maradona, a disegnare con tratti decisi il senso di una contesa che ha scritto pagine importanti del calcio italiano.
EQUILIBRIO. I 79 precedenti in casa del Napoli, distribuiti tra Serie A, Serie B, Coppa Uefa, Coppa Italia e Supercoppa Italiana, vedono un equilibrio ben definito: 27 vittorie azzurre, 29 pareggi e 23 affermazioni bianconere, sfide condite da 107 marcature del Napoli e 94 della Juventus. Ultimo pareggio nell’annata dell’epilogo dell’esperienza di Walter Mazzarri in azzurro. Primo marzo 2013: 1-1 con vantaggio di Chiellini e pareggio di Gokhan Inler. Un punto che sancì la definitiva parola fine alle velleità azzurre nella corsa scudetto. L’ultima vittoria partenopea risale all’aprile del 2014, 2-0 senza storia per il Napoli di Rafa Benitez chiamato a districarsi tra la corsa Champions e la finale di Coppa Italia nel mirino, di Callejon e Mertens le marcature. Segue, in ordine cronologico, l’ultima vittoria della Juventus: 3-1 corsaro per gli uomini di Allegri nel rematch di Doha nel gennaio scorso. Il goal di Britos per l’illusorio pari soverchiato dalle reti di Pogba, Caceres e Vidal.
Edoardo Brancaccio
Articolo modificato 26 Set 2015 - 12:21