Maurizio Sarri, in questo inizio di stagione, ha avuto un merito su tutti; quello di rigenerare giocatori che lo scorso campionato erano stati accantonati o mal gestiti da Rafa Benitez.
Quattro i nomi principali; Ghoulam, Koulibaly, Hamsik e Jorginho. Proprio su quest’ultimo si concentra l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport. Prima ancora di essere ufficializzato dal Napoli, l’allenatore toscano tesseva già le lodi dell’ex centrocampista dell’Hellas e si batteva affinché la società lo riscattasse dai veronesi convinto che sarebbe diventato un patrimonio tecnico per la sua squadra. Nel centrocampo a due targato Benitez, Jorginho, trovava diverse difficoltà dovendo rincorrere gli avversari e trovandosi poi poco lucido al momento di impostare; Sarri, invece, ha costruito una mediana a tre così da proteggere il regista di turno.
Sin da Dimaro l’italobrasiliano si è dovuto confrontare con un certo scetticismo. In ritiro si era capito che con il cambio di modulo sarebbe stata un’altra storia, ma scalzare Valdifiori sembrava impossibile. Invece Sarri ha premiato la miglior condizione di Jorginho ed ora tutta la squadra sta “approfittando” delle sue geometrie.
Articolo modificato 29 Set 2015 - 10:23