Il Napoli è pronto alla sfida europea. Giovedì, infatti, gli azzurri saranno di scena a Varsavia, la stessa città tanto sognata lo scorso anno per la finale dell’ex Coppa Uefa. Gli uomini di Sarri se la vedranno con il Legia, in quel che sarà il secondo impegno stagionale in questa edizione della Europa League.
I partenopei hanno la possibilità di dimostrare a tutti che finalmente, dopo il campionato, la maturità sta arrivando anche in territorio europeo. Dopo la cocente eliminazione contro il Dnipro nella passata stagione, quando sulla panchina azzurra c’era Rafa Benitez, il Napoli è chiamato al riscatto fin da subito, ma che ruolo può avere la squadra di Sarri in questa edizione della coppa? Sicuramente il Napoli potrà dire la sua: la squadra c’è, i campioni pure, e finalmente comincia a vedersi il bel gioco, quel che forse mancava negli anni precedenti: fluidità della manovra, compattezza in tutti i reparti, interpreti giusti al posto giusto e, per fortuna la serenità che, in un gruppo così, non può né deve mancare. Di conseguenza, viene alla luce la completezza della rosa, che alterna la quantità alla qualità: Sarri ha sempre una doppia scelta per ciascun ruolo, elemento che, alla lunga, può tornare sempre utile. Non vince chi fa più punti, ma chi gioca con più determinazione e, a questo Napoli, la fame di vittorie non manca di certo. Se si scende in campo con la giusta personalità, le cose possono girare nel verso giusto. Ovviamente si dovranno fare i conti con cali di condizione e lucidità, ma sono rischi normali per chi gioca non una ma tre competizioni, dato che c’è di mezzo anche la Coppa Italia, che non merita certo di essere snobbata. Ogni risultato, insomma, è alla portata di questa squadra. In fondo, basta crederci.
Il Napoli può, anzi deve dire la sua perché ormai è una squadra proiettata verso il futuro e già tra i top club europei: in breve tempo, sono stati compiuti tanti passi da giganti. Dai campi di periferia a quelli più prestigiosi, in giro per tutta Europa. Ogni anno, provare la consacrazione definitiva è quasi un obbligo, ma in questa stagione un po’ di più: ci sono tutti gli elementi per riuscirci, dall’allenatore alla squadra all’intero staff, considerando anche il numero praticamente nullo di infortuni che contano gli azzurri, ed un girone alla portata, che vede il Napoli già in testa dopo il 5-0 contro il Club Brugge e che porta milioni di tifosi a chiedere una conferma, a partire da questo giovedì.
Lo scorso anno il Napoli formato iberico naufragava a pochi chilometri da Varsavia. Ora, dalla stessa Varsavia, il nuovo Napoli di Maurizio Sarri, alla prima esperienza in Europa, può veramente cominciare un percorso diverso e, perché no, vincente.
Articolo modificato 30 Set 2015 - 08:37