In campo per la seconda stagionale in Europa League. In campo per provare a portare in cantiere la prima vittoria in trasferta. Seconda partita europea per Maurizio Sarri alla guida del Napoli dopo la vittoria altisonante della prima uscita. C’è voglia di ripetersi per guadagnare la testa della classifica del girone.
Sceglie la via del turnover il mister partenopeo seppur la qualità rimanga alta. Esordio stagionale per Gabriel tra i pali, dinanzi a lui non si fa a meno di Koulibaly affiancato a Chiriches con il ritorno da titolare di Maggio, oggi capitano. Non si fa facilmente a meno di uno come Allan, e così è il brasiliano a far da spalla al ritorno di Valdifiori (all’esordio in Europa) e David Lopez. Attacco inedito con Gabbiadini alle spalle di Callejon e Mertens.
Tifo infuocato quello dei sostenitori polacchi, cori e salti dal primo all’ultimo minuto. Napoli che parte a sprazzi con Allan nel motore ed un Valdifiori ancora un po’ timido. Squadra completamente rivoluzionata e la manovra appare un po’ arrugginita seppur non si rischi mai nulla (a parte la solita amnesia di Koulibaly). L’occasione migliore è forse sui piedi sbagliati, colpo di piatto di David Lopez che deve essere respinto sulla linea. Partita che ristagna a centrocampo e ritmi bassi non la rendono uno spettacolo entusiasmante.
L’impressione è che non appena il Napoli spinga sull’acceleratore il Legia vada in difficoltà. E’ così al minuto 53 quando Valdifiori trova uno splendido corridoio per Callejon che crossa al centro per l’accorrente Mertens che fa uno a zero. Sbanda il Napoli di lì a poco per il ritorno dei polacchi che seppur tecnicamente inferiori ci mettono cuore e polmoni. Gli azzurri hanno nelle corde il gol del raddoppio e se Allan non si divorasse due occasioni limpide la sfida sarebbe chiusa molto prima. Ci deve pensare il solito pipita che entra nel finale e piazza la palla all’incrocio del pali dopo una bella azione con El Kaddouri (che meriterebbe forse più spazio).
Napoli ancora vittorioso e mentre i tifosi polacchi continuano incessantemente a cantare esordisce anche Chalobah.
Antonio Picarelli
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