Vince facile il Napoli a Varsavia, dando prova di forza e maturità. La pericolosa trasferta polacca non fa altro che confermare il momento positivo azzurro che, dopo la falsa partenza, ritrova equilibrio, compattezza e morale. L’undici titolare, completamente rivoluzionato da Maurizio Sarri, da ugualmente i suoi frutti. L’esordio del San Paolo è un piacevole ricordo, ma già lontano. Il vero banco di prova è ampiamente superato: convincente la prestazione, appagante il risultato, che regala al neo tecnico azzurro la prima vittoria in trasferta. A brillare sotto il cielo della Pepsi Arena c’è il solito indiavolato Dries Mertens.
NEL SEGNO DELL’EUROPA – Il belga, già protagonista contro il Bruges, apre le danze a pochi minuti dall’avvio del secondo tempo regolamentare. La combinazione Valdifiori-Callejon è la chiave magica per mandare in panico gli avversari e in porta il belga. L’assist dello spagnolo facilita i giochi al numero 14 azzurro, che di testa insacca la palla e porta in vantaggio i suoi in maniera del tutto insolita. La doppietta casalinga è stata solo un antipasto del piatto freddo servito nella notte polacca. Una predilezione, quella per l’Europa, già sfoggiata nella passata stagione: 4 i gol messi a segno sotto la guida di Benitez, L’esordio brillante con lo Sparta Praga prometteva scintille, così come successo quest’anno con la squadra sua connazionale.
CERTEZZE E RIPARTENZE – Madre Natura non sarà stata brava nel dispensare centimetri di statura, ma ha saputo compensare con piedi fatati ed estro risolutivo. L’abilità nel superare gli avversari è da sempre la caratteristica più apprezzata del belga, che a testa bassa macina chilometri di campo e fabbrica dribbling mozzafiato. Un posto per due, quello da contendersi con l’azzurro attualmente più in forma: Lorenzo Insigne. La sana competizione tra i “piccoli” di casa è l’arma in più di Maurizio Sarri, che sa di poter contare su due talenti indiscutibili e invidiati da tutt’Italia e mezza Europa. Una sfida ad armi pari, che finora ha solo fatto bene alla crescita dei due azzurri e alla rosa per intero. Una risposta al tecnico e alla piazza, consapevoli ormai di avere in casa l’ennesimo uomo in grado di fare la differenza. Vincere non è più un’impresa, ma “fare meglio” è l’ambizione primaria, parola di Dries Mertens.
Articolo modificato 2 Ott 2015 - 00:37