Una colonna azzurra, con venature rossonere. Sei anni a Napoli, poi una breve e sfortunata parentesi milanese. Nando De Napoli ripercorre le grandi sfide vissute da protagonista negli anni 80 e anticipa i temi del posticipo in programma stasera a San Siro.
Allora De Napoli, Milan-Napoli è la partita della sua vita?
«Ne ho giocate tante, all’epoca contavano parecchio. Erano partite molto sentite, decisive ai fini della conquista dello scudetto. Con la maglia del Napoli, a San Siro, mi son tolto poche soddisfazioni, spesso è andata male ma non è facile andare a giocare su quel campo, si avverte il peso del blasone, della storia».
Due squadre che fanno dell’attacco il loro punto di forza: ci sarà da divertirsi?
«Ne sono certo, assisteremo ad una gara spettacolare tra due squadre che possono contare su grandissime qualità, soprattutto nel reparto offensivo. Sto vedendo un Higuaìn rivitalizzato ma anche gli altri attaccanti stanno facendo benissimo la loro parte. Un discorso simile può essere fatto per il Milan che continua a pagare dazio in difesa ma
davanti resta sempre temibile. Bacca si è integrato bene, Balotelli sta dando segnali di ripresa insomma, le soluzioni non mancano, né a Sarri né a Mihajlovic».
Lo stesso Sarri che ha incassato, con nonchalance, le critiche del tuo amico Maradona: condividi gli appunti mossi da Diego?
«Sono convinto che Maradona volesse solo spronarlo, è ancora legatissimo alla squadra e alla città e, viste le difficoltà iniziali, ha cercato un modo per scuotere l’ambiente e la squadra. Sarri sta lavorando molto bene, è un tecnico serio e preparato, ha dell’ottimo materiale a disposizione. Non escluderei clamorose sorprese, il campionato è equilibrato e il Napoli potrebbe inserirsi nella lotta scudetto».
Il Napoli troverà un Milan arrabbiato?
«Sicuramente. Mihajlovic si è incavolato parecchio dopo le ultime prestazioni così come la società che però non lo dà a vedere. Non sarà una partita facile per il Napoli, il Milan si gioca tantissimo ma gli azzurri hanno dalla loro il vantaggio di poter giocare in scioltezza e con la mente un po’ più libera dopo la bella vittoria di Varsavia».
Piccoli segnali di ripresa da Mirko Valdifiori, autore di una buona prestazione in Polonia: hai consigli per il tuo “collega” di reparto?
«Sarri lo conosce benissimo, deve fidarsi di ciò che gli suggerisce l’allenatore. Sono stato a Napoli sei anni, so quanto la piazza sia esigente ma non deve intimorirsi di fronte all’affetto e alle pretese dei tifosi. Napoli è così, la piazza va amata nel bene e nel male. L’ambiente è infuocato, dopo qualche partita negativa magari ti fischia ma non deve farsi assolutamente influenzare. Le sue qualità non si discutono, deve giocare con tranquillità, lasciandosi scivolare addosso
eventuali critiche».
Resta in dubbio Reina: quanto potrebbe incidere la sua assenza?
«Reina è fondamentale, da quello che mi dicono è un po’ il leader dello spogliatoio. Presentarsi a Milano senza l’elemento di maggiore carisma non sarebbe il massimo e il Napoli, al di là del valore di Gabriel, potrebbe risentire tantissimo dell’assenza del suo numero uno».
C’è una favorita?
«Difficile dirlo ma mi sembra evidente che in questo momento il Napoli stia meglio sul piano psicologico. Questa partita la decideranno gli attaccanti».
FONTE Dario Marotta per Il Roma