Un Napoli di una bellezza abbacinante ammutolisce lo stadio San Siro di Milano portandosi a casa i tre punti più meritati di tutto questo inizio di stagione, per la prestazione e per la mentalità. Una squadra compatta, sicura del proprio gioco e delle proprie capacità. E tutto ciò si è visto per tutti i 90′ di gioco: e questo non soltanto per demeriti del Milan.
UN’OMBRA IN CAMPO – Bene, benissimo tutta la squadra, ma all’appello dei presenti non ha risposto Josè Maria Callejon. Il giocatore ex Real Madrid ha avuto enormi difficoltà ad entrare in partita. Per sua fortuna e per quella di tutto l’ambiente il Napoli si sta godendo il maestoso momento di forma di Higuain ed Insigne, ma aspetta ancora una risposta dal suo numero 7. Un Callejon che in questo momento sta interpretando perfettamente il ruolo di “Dr. Jekyll e Mr. Hyde”, celebre personaggio del romanzo di Robert Louis Stevenson.
CAMPIONATO ED EUROPA – Lo spagnolo è assoluto protagonista del Napoli targato europeo: nelle 2 partite fino ad ora disputate 2 gol e 2 assist. Uno score di primissima fascia. Ciò che indubbiamente colpisce sono anche le prestazioni dello spagnolo in Europa. Condizione che però l’andaluso non riesce a riproporre in campionato. Emblematica la prestazione di questa sera: ha sbagliato un passaggio decisivo in un contropiede nell’ultima azione del primo tempo; si è fatto rimontare da Antonelli a tu per tu con Diego Lopez e ha preso anche un giallo per frustrazione nell’azione immediatamente successiva. Insomma, alla fine la rete non è arrivata. In questa stagione è a secco e complessivamente non segna in serie A da 14 partite. L’ultimo, lo scorso anno contro il Cagliari. Era il 13 aprile. Tanto, troppo tempo. Il potenziale offensivo del Napoli è di prim’ordine, ma naturalmente l’ambiente si aspetta anche una rinascita di Callejon.
A Napoli l’abbondanza piace: l’intramontabile Totò era un grande fautore del “abbundandis in abbundandum”. Presumibilmente ci vorrà un bel po’ di tempo per digerire quattro palloni molto indigesti per il Milan. Visto il potenziale offensivo degli azzurri (a proposito di abbondanza), le squadre avversarie si rendano conto quanto prima che la squadra azzurra è affamata, di vittorie e di risultati. La tavola è già ben imbandita: è il momento di Callejon di raggiungere i compagni.
Francesco Vassura
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