Come un giro di giostra, di quelli che ti tolgono il fiato: è così il Napoli di San Siro e dell’intero tour de force. La carrozza si è fermata in cima alla salita e, stavolta, il panorama si mischia con l’adrenalina, quella solita che anticipa la discesa. A testa alta, dopo Lazio, Bruges, Juve e Legia, ne fa quattro al Milan, pronto alla sosta e al recupero di energie. A parlare è il campo, che mette in risalto quello che attualmente, agli occhi quasi di tutti, è il Napoli più bello degli ultimi tempi. Gioca a calcio, quello dimenticato da qualcuno. E se Mihajlovic avesse avuto qualche dubbio, ha pensato bene Maurizio Sarri a toglierglieli tutti. Una parentesi aperta dopo un avvio per nulla gradevole, ma che difficilmente si appresta a chiudersi a breve.
“MEA CULPA” – Entusiasmo, calore, buonumore, energia: come dentro, così anche fuori dal campo. Lo stato d’animo della rosa si rispecchia in quello dei tifosi, che si lasciano alle spalle qualche parola di troppo e troppo affrettata, qualche giudizio poco gradito, ma che non avrà poi fatto male a mister Sarri. E tutto ad un tratto, quell’incredibile disaffezione sulla bocca di qualcuno assume un’altra sfumatura, decisamente più piacevole. La pressione – quella che avrebbe costretto Sarri a mangiare il torrone lontano da Napoli – ha sfoggiato il miglior rovescio della medaglia: fiducia e ottimismo promettono il Panettone, e non solo, al neo tecnico azzurro. Vola così la piazza partenopea, che si schiera col mister e depone le armi. A restituire speranza fu già il pokerissimo calato alla Lazio, ma d’altronde Napoli è così, basta poco per strappare applausi e trasformare fischi in cori d’incoraggiamento. L’euforia, quella dimenticata dalla maggioranza, ha sostituito la rassegnazione ed ha fatto capolino.
BELLEZZA ACCECANTE – La conferma arriva direttamente dal Meazza, che accoglie cinquemila azzurri e ci si lascia ammutolire. La prima vittoria in trasferta di campionato non poteva che arrivare a Milano, sotto gli occhi dei goliardici supporters partenopei. La voce si alza forte, fino a coprire quella dei rossoneri. Succede al 13’ col colpo secco di Allan che apre le marcature, fino ad esplodere al doppio colpo di grazia di Lorenzo Insigne. Il talento made in Naples colleziona due meraviglie e manda in incandescenza il settore ospiti, fino a lasciare il campo avvolto da una degna standing ovation. La ciliegina sulla torta, che porta la firma di Ely, è solo la conferma di quanta meraviglia abbia riempito le pupille azzurre negli ultimi quindici giorni di successi. E allora tocca allacciare le cinture e dimenticate il freno a mano. La ripartenza ha una sola speranza: esserci, perché la lotta è solo alle prime battute.