IN DIFESA DI SARRI - "Non attaccate lui, prendetevela con me, la scelta è stata mia". Il presidente si assume tutte le responsabilità per la scelta di Maurizio Sarri, già messo alla berlina dopo un inizio tutt'altro che esaltante. Da qui parte la svolta: il patron difende a spada tratta il suo allenatore, capace di conquistarlo con umiltà e lavoro e promette spettacolo. Si schiera anche contro Maradona, il quale non vedeva Sarri all'altezza della panchina del Napoli: "Diego è la nostra storia, ma ormai è fuori da certe dinamiche, è lontano da Napoli...". Anche in questo caso le sue parole sono profetiche perché il Napoli di Maurizio Sarri comincia a correre e non si ferma più. Ci aveva visto giusto, Aurelio. Sarri non merita gli attacchi, il Napoli verrà fuori, la squadra emergerà e i risultati presto si vedranno. Detto fatto e inizia così una cavalcata che termina, per ora, il 20 dicembre, giorno in cui il Napoli supera l'Atalanta per 1-3 a Bergamo, con la classifica che vede gli azzurri a quota 35 punti, con una squadra cinica e bella, a solo un punto di distacco dall'Inter capolista.
Il Napoli delle ultime uscite sta convincendo tutti e il merito è da assegnare soprattutto a Maurizio Sarri che, senza proclami, è riuscito a dare un’identità alla sua squadra. Ora, il presidente De Laurentiis, dovrà preoccuparsi del rinnovo dell’allenatore; il patron azzurro ha dichiarato (LEGGI QUI) di aver sottoscritto con il mister toscano un contratto con quattro opzioni, il che lo blinda per i prossimi 5 anni senza però l’obbligo di restare. Secondo l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, alla fine dell’anno solare cominceranno le trattative tra le parti per il rinnovo; se il Napoli dovesse continuare a dare spettacolo, a Sarri sarà proposto un prolungamento di 3 anni con un sostanzioso aumento dell’ingaggio.
Articolo modificato 12 Ott 2015 - 07:51