Il Napoli delle ultime gare, oltre ad una organizzazione tattica, una compattezza difensiva e una semplicità impressionante nel verticalizzare il gioco, ha mostrato un aspetto fondamentale che è alla base delle recenti vittorie: la straordinaria forma fisica. È evidente come gli azzurri abbiano surclassato dal punto di vista della condizione Lazio, Juventus, Milan e anche lo stesso Carpi (nonostante il pareggio finale). Segno che le gambe, dopo il normale sovraccarico dovuto alla preparazione estiva, abbiano cominciato a girare permettendo ai ragazzi di Sarri di andare a velocità doppia rispetto agli avversari.
Gli azzurri hanno iniziato a cambiare passo subito dopo la prima sosta del campionato, arrivata dopo la gara di Empoli (alla terza giornata). E proprio sui metodi di allenamento perpetuati durante la pausa per le nazionali, che l’edizione odierna di Repubblica mette a confronto il modus operandi di Sarri e quello del suo predecessore Benitez. Infatti, sotto la guida del tecnico spagnolo, al Napoli succedeva spesso di perdersi sul più bello con inspiegabili deconcentrazioni e soprattutto con evidente stanchezza. Cali a cui Rafa aveva provato a porre rimedio a modo suo: concedendo alla squadra quattro giorni di vacanza durante le soste, di cui approfittava pure lui stesso per prendersi una pausa e correre a Liverpool, dalla sua famiglia. Stupendo un po’ tutti.
Con Sarri invece si è decisamente cambiato registro, correndo però il rischio di cadere nell’eccesso opposto. Alla vigilia della trasferta di Empoli, infatti, il nuovo allenatore ha intensificato il lavoro con doppie sedute, incurante dello stress a cui erano già stati sottoposti i nazionali durante la sosta. Per ovviare a questa problematica – si legge sul quotidiano – pare vi sia stato un confronto tra il tecnico e i giocatori che ha subito rimesso le cose a posto. Per avere la meglio della Fiorentina, la strategia è una via di mezzo tra le metodologie di Sarri e Benitez: una sola seduta doppia (la scorsa settimana), ma si sono dimezzati pure i giorni di vacanza rispetto al passato (da 4 a 2).