Napoli-Fiorentina non è una partita che coinvolge singoli protagonisti in sfida tra di loro, ma mette in scena un vero e proprio scontro tra due reparti che si stanno imponendo su tutti nel campionato italiano; l’attacco stellare degli azzurri e la solidissima difesa dei viola. L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport analizza questo confronto illustrando tre schemi principali per entrambe le squadre. L’idea vincente di Sarri è stata quella di creare spazio intorno ad Higuain chiedendogli, però, di fare da collante tra i reparti. Il primo schema prevede i rifornimenti dalle corsie esterne per l’attaccante argentino, avendo gli azzurri a disposizione un lotto di ali velocissime come Insigne, Mertens e Callejon. Il secondo vede il Pipita non più finalizzatore ma costruttore della manovra, creando spazi tra le linee difensive avversarie e servendo proprio agli esterni palloni deliziosi da insaccare in rete. Il terzo schema, però, è la vera chiave del gioco azzurro; Sarri, sposando l’idea del centrocampo a 3, ha creato le condizioni per portare al goal Hamsik e Allan attraverso letali incursioni centrali.
La manovra difensiva della Fiorentina, invece, parte proprio dal finalizzatore per eccellenza; Kalinic è, infatti, il primo a far partire il pressing sulla partenza degli avversari. La seconda mossa vede coinvolti anche qui gli esterni; in fase di non possesso la difesa passa a 5, con l’arretramento di Kuba e Bernardeschi. L’ultimo schema ha come protagonista il centrocampista centrale, quasi sempre Badelj, che si abbassa per impedire al trequartista avversario di giocare con facilità.