A Radio Kiss Kiss Napoli nella trasmissione “Fuori dal Comune” è intervenuto il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris tornando sulla querelle legata allo stadio “San Paolo” ed alle forti dichiarazioni di ieri del presidente De Laurentiis. Ecco quanto raccolto da SpazioNapoli.
CONVENZIONE PONTE. “Si continua a fare un lavoro complicato per il bene del San Paolo. Dieci ore di Consiglio Comunale hanno visto cose brutte anche tra i consiglieri per non fare il bene della città e della squadra, chi vuole fare lo sgambetto al Sindaco, al presidente, chi fa ostruzionismo politico. Ma bisogna essere obiettivi: sono state approvate anche tante cose importanti come l’abbassamento dei prezzi fino al restyling, il prolungamento a carico della società dei servizi dei trasporti pubblici dopo le gare notturne, gare di beneficenza con il ricavato da dare per la ristrutturazione di impianti sportivi cittadini. Una settimana in più crea sicuramente qualche problema anche alla società ma sono certo che venerdì prossimo approveremo la delibera per la convenzione ponte che poi firmeremo con la società. Immediatamente dopo ci sarà un atto importantissimo sul quale sto lavorando insieme all’Assessore Borriello, dove ci pronunciamo in modo ufficiale sulla proposta di ristrutturazione totale del San Paolo con l’accompagnamento economico, annunciando tanti dettagli fondamentali per il bene della nostra squadra e della nostra amata città”.
RISPOSTA AL PRESIDENTE. “Trovo molto scorretto che il presidente per cambiare le carte in tavola dica: “Chi non è con me è contro la città” perché stiamo facendo gli interessi suoi, della città ragionando nell’interesse pubblico e non come tanti politicanti ancor più ora che siamo quasi in campagna elettorale. Nel tentativo di distogliere dal problema si dicono frasi forti, pur sapendo che noi abbiamo a cuore il futuro di quello che lui chiama cesso. Io interista? E’ scorretto anche prendere frasi dette a cuore aperto e che fanno parte della mia storia. Prima di diventare adolescente sì, ero tifoso dell’Inter poi ho amato ed amo solo gli azzurri. Dall’84 al 1990 avevo persino l’abbonamento in Curva B ed ho sempre seguito per passione le sorti della squadra. Il tifo è una cosa personale, non conosco l’attitudine del patron prima dell’acquisto della società e sono anche cose che dovrebbero restare private, nella propria interiorità. Prendere poi questi argomenti in queste questioni così delicate è davvero un colpo basso. Io devo portare a casa il risultato e ti dico di più: se nelle prossime settimane non si arriverà ad un punto d’incontro, lo Stadio lo sistemeremo noi. Mi sto annoiando, abbiamo tantissimi problemi in città ancora più seri ed è arrivato il momento di tirare le somme. Non penserò agli insulti personali, alle polemiche del presidente. E vorrà dire che i famosi 12-13-14 milioni di euro li metteremo noi e quando il presidente sarà convinto se vuole ci aiuterà e nel frattempo con quel budget comprerà un giocatore per la prossima stagione”.