Una sosta lunga quasi un’eternità per i tifosi e l’entusiasmo che scoppia fino a diventare incontenibile. Si riparte dal poker a San Siro ma soprattutto dalla voglia di confermarsi, di scalare la classifica e non fermarsi più, ancor più quando sul proprio cammino arriva la capolista Fiorentina, che non vuole essere vittima sacrificale della garra dell’undici Sarriano. Il Napoli ha come sempre le idee ben chiare: ritmo, qualità e bel gioco per conquistare i tre punti al cospetto dei viola, davanti ad un pubblico riconquistato e verso il sold out. Quale occasione più ghiotta per la consacrazione, per la prova del nove definitiva, anche se non sarà una passeggiata. Cinque elementi però, fanno sì che gli azzurri possano affrontare al meglio questo impegno, arrivato in un momento topico della stagione, ancora sì all’inizio ma con le prime gerarchie che tendono a definirsi.
L’ENTUSIASMO DEI NAZIONALI. Otto azzurri impegnati con le rispettive Nazionali in questa sosta, nove con Insigne tornato anzitempo dalla doppia sfida dell’Italia e numerose belle soddisfazioni per Hamsik e compagni, protagonisti in quasi tutti i casi con belle reti e prestazioni da standing ovation. Una carica in più per confermarsi anche in campionato e ritrovare subito grinta e verve con il proprio club, galvanizzati da un periodo positivo con la fiducia in toto di staff ed allenatore. Tra tutti una menzione particolare per Dries Mertens, man of the match delle sfide del suo Belgio ed Elseid Hysaj che con l’Albania ha conquistato una storica qualificazione ai prossimi europei. Stessa sorte per il capitano Marek Hamsik e la Slovacchia e Vlad Chiriches con la Romania. Ottime gare anche per Koulibaly ed El Kaddouri in amichevole, più sfortunato invece Ghoulam fermato da una squalifica per rosso nel primo match con l’Algeria.
SAN PAOLO GREMITO. Non capita tutti i giorni di scendere in campo con gli spalti di Fuorigrotta che registrano il sold out. Una bella abitudine soprattutto nei big match, che però ha trovato poca continuità all’inizio di questa stagione, dove regnava scetticismo ed impazienza. Contro la Fiorentina ci sarà il pubblico delle grandi occasioni che non può essere assolutamente deluso: rappresenterà il dodicesimo uomo in campo, pronto a trascinare Higuain e soci così come fatto anche contro la Juventus, per un’altra domenica da leoni, eccezionalmente anche alle 15 sotto il cielo azzurro ed il sole di partenope.
LA CONTINUITA’. Bene contro le grandi ma a caccia di continuità. E’ questo il monito di Sarri che, per completare la rimonta verso la vetta della classifica, deve prolungare il filotto di risultati utili consecutivi, confermando il vero potenziale di questo Napoli, in parte ancora inespresso. Continuità di risultati ma anche di prestazioni, con la mano dell’allenatore che si palesa in maniera sempre più convinta, con qualsiasi interprete chiamato in causa. Al momento il cambio di modulo sta regalando i frutti sperati così come la conferma di un undici base di grande affidamento e cinismo, con le seconde linee pronte e subentrare nella ripresa.
FIDUCIA E MORALE. Il poker di San Siro è stato un’iniezione di fiducia davvero enorme per il Napoli, che al momento è sereno e compatto. Ma non solo: c’è completa sinergia tra tutti gli interpreti, tifosi compresi, che finalmente remano nella stessa direzione. Perchè vincere aiuta sì vincere ma anche a restare più concentrati e galvanizzati.
FUORICLASSE ALLA RISCOSSA. Infine loro, coloro che potranno e dovranno fare la differenza. I fuoriclasse, le punte di diamante. Da Higuain ad Hamsik passando per Callejon ed Insigne, sono loro che dovranno risultare una spina nel fianco dei viola, tutti in formissima. I riflettori saranno puntati tutti su di loro, così come le aspettative di tifosi ed addetti ai lavori che si aspettano una prova maiuscola e di maturità contro una big del campionato. Gli azzurri scalpitano. Obiettivo vittoria e rimonta, per mandare in visibilio ancora una volta i propri tifosi.
Alessia Bartiromo
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