Ebbene si, è stata la partita più bella giocata finora, Napoli-Fiorentina. Gli azzurri battono la capolista, conquistano tre punti fondamentali e mandano un messaggio a tutta la Serie A: questa squadra è dura a morire. E lo dimostra ancor di più la partita di oggi, con una Fiorentina a cui vanno solo tanti, meritatissimi applausi per aver giocato al “San Paolo” a viso aperto, sfiorando anche il vantaggio nella prima frazione di gioco. Infatti, nei primi quarantacinque minuti, i viola hanno dominato a centrocampo, facendo sì che il Napoli soffrisse il pressing e l’intensità dei rivali, a tratti anche più lucidi negli anticipi.
Nella ripresa è cambiata la musica e gli uomini di Sarri sono scesi in campo in maniera totalmente diversa, da Napoli: aggressivi, concreti, lucidi, rapidi, veloci. La squadra che ha costruito l’ex tecnico dell’Empoli è questo, concentrato e affamato, capace di adattarsi a qualsiasi situazione con qualsiasi avversaria. La vera vittoria del Napoli, quest’oggi, sta proprio in ciò: è un gruppo che non molla mai, tatticamente mantiene l’ordine ed è capace di adattarsi al gioco degli avversari, rispondendo non con la stessa intensità, ma addirittura raddoppiandola. È una squadra che sembra ormai lontana da tutte quelle amnesie e quelle lacune che, in passato, hanno compromesso spesso gare importanti come quella di oggi. Il Napoli di Sarri no, sa quel che vuole e come raggiungere il suo obiettivo. Nella ripresa è stata la Fiorentina ad inseguire. Dopo la rete del momentaneo 1-1, i partenopei hanno subito risposto alzando il baricentro, pressando l’avversario, mandando in confusione la difesa viola. Il goal del Pipita Higuain stende la capolista e manda in estasi una squadra, il suo allenatore e il suo pubblico. Sono tre punti meritati, in un altro scontro diretto vinto che, sicuramente, potrà avere il suo peso quando, a maggio, sarà tempo di tirare le somme.
GENNARO DONNARUMMA
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