Qualcuno l’aveva accusato di aver perso l’animo da leader o, addirittura, di aver perso le motivazioni. Le risposte invece arrivano dal campo e Marek Hamsik riconquista la sua folla a suon di prestazioni e gesti. A ricordarne qualcuno è l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport che evidenzia come Marek, sul finire della gara con la Fiorentina, sotto gli occhi della Curva, batte le mani a tempo di cori. Un gesto esemplare, che accompagna quello in campo di qualche minuto prima. La scivolata a centrocampo del capitano azzurro impedisce alla Viola di ripartire, la palla finisce in fallo laterale e Marek rialza la cresta e tira su le braccia al cielo ripetutamente, col volto inferocito, incitando il San Paolo ad incrementare il ruggito.
Nessun mal di pancia, anzi. Alle parole d’amore che da sempre ha speso per la piazza partenopea, si accompagnano i fatti. Fatti che lasciano pensare alla gioia e alla ricompensa che Marek continuerà a dare al presidente che, dopo l’offerta della Juve, non ci ha pensato due volte a rifiutare e confermare la stima nei confronti dello slovacco. Nei pensieri del capitano c’è una sola strada, sulla pelle un unico colore: l’azzurro.