Strana storia quella di Vlad Chiriches. Il difensore romeno giunge questa estate dal Tottenham fomentando i tweet dei supporter degli Spurs: “Non ci mancherai“, “Che gioia“, “Fuori un altro“, “Da una panchina all’altra?“. Tutti commenti che sembrano annunciare un pessimo presagio: la società azzurra ha acquistato un altro “pacco“.
E invece il centrale dimostra subito una buona personalità nelle amichevoli e all’inizio di campionato, anche se il fatto di non essere titolare lo rende un costante punto interrogativo. Poi però arrivano le opportunità per mettersi in mostra: in Europa League Sarri lo schiera titolare sia con Club Brugge, con Legia Varsavia e Midtjylland. E il romeno non spreca l’opportunità: riesce ad essere incisivo nella fase difensiva, duro nei contrasti, pulito negli anticipi, elegante nell’uscire palla al piede dalla retroguardia. E non solo. Chiriches dimostra di avere propensioni offensive quando chiamato a saltare nell’area avversaria in occasione di calci d’angolo e punizioni.
Nella gara di Herning contro il Midtjylland, nonostante la larga vittoria, gli azzurri hanno subito la pressione dei danesi, soprattutto nella prima frazione di gioco. Ma Chiriches, insieme a Koulibaly, con il quale forma una coppia estremamente assortita, ha retto bene l’urto degli attacchi avversari, soprattutto quando i campioni di Danimarca hanno bombardato l’area partenopea con continui cross dalle fasce.
Un calciatore silenzioso che gioca bene per la squadra, allontana le insidie e fa ripartire l’azione. Senza fare rumore ma con tanto lavoro, Chiriches sta conquistando i tifosi azzurri e soprattutto Maurizio Sarri. Dovesse continuare così, il difensore di Bacau potrebbe addirittura pensare di scalzare il posto da titolare di Albiol. Quello che però è certo è che lui, al pari di Gabbiadini, non può essere considerato un semplice panchinaro, bensì un’alternativa ai titolari sempre pronta qualora dovesse essere chiamata in causa.
Articolo modificato 23 Ott 2015 - 15:33