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CDS – Reina: “Stiamo vivendo un gran momento, Sarri sa come entrare nella testa dei giocatori”

Il portiere e leader azzurro Pepe Reina ha rilasciato una lunga intervista sulle colonne dell’edizione odierna de Il Corriere dello Sport. Ecco quanto evidenziato da SpazioNapoli.it“Io leader? Avverto la stima di tutti, della gente; percepisco l’affetto; so di essere voluto bene. Poi ci metto quello che ho. 

Dissì sì al Napoli, al progetto, non conoscevo ancora il nome del nuovo allenatore. Io e la mia famiglia sentivamo la mancanza di questa città e a me mancava la partita. 

Viviamo il nostro momento con la serenità di chi sa di doverne affrontare altri difficili. Ma il segreto di una squadra vincente è ritenere ogni partita una sfida. Avevamo bisogno di tempo per capire Sarri: ora che i suoi concetti sono stati afferrati, siamo facendo benissimo. Però non commetteremo l’errore di esaltarci. Sappiamo che la stagione è appena cominciata. Il nostro obiettivo ora è il Chievo, non ci lasceremo trarre in inganno dalle situazioni e non guarderemo mai oltre il successivo appuntamento. 

Al Napoli manca la Champions League, lo so bene e ne capisco le ragioni, perché l’atmosfera è quella che piace a chi ama il calcio. Ci proveremo, sarebbe bello. Manca anche a me…

Quest’anno è un campionato senza padroni e possono vincerlo almeno in 7, forse 8 squadre. La Juve, ovviamente; poi la Roma e l’Inter, la Fiorentina e il Napoli; ma anche la Lazio, il Milan e il Sassuolo del mio amico Paolo Cannavaro

Segniamo tanto e subiamo poco, ma il calcio è questo e quando ti gira, si rivedono i giudizi. Albiol e Koulibaly sono sempre stati giocatori di altissimo livello e invece quando arrivano i risultati diventano fenomeni, altrimenti vengono considerati scarsi. 

Un allenatore deve avere la capacità di entrarti dentro: è ciò che ho scoperto, dopo tanti anni, ed è ciò che spero di fare un giorno, quando, credo, potrei tentare anche io questo lavoro. Un tecnico deve arrivarti nel cervello e anche nel cuore, Sarri ci è riuscito. Lo ha fatto usando messaggi diretti, insegnando calcio. E poi è un trascinatore, sa parlarti e lo fa guardandoti in faccia. 

Contro il Chievo ci aspetta una gara difficilissima ed è su quella che ognuno di noi è concentrato”. 

Articolo modificato 24 Ott 2015 - 09:03

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Scritto da
redazione