Ennesima prova di grande qualità da parte del Napoli che domina il Palermo, senza lasciare praticamente nulla alla squadra di Iachini. Tantissime occasioni create dagli azzurri, due reti realizzate e anche diversi pali (tre per la precisione) che avrebbero potuto regalare un risultato ancor più rotondo. Eppure il Palermo e Iachini sembravano aver preparato bene la sfida del “San Paolo” provando subito a mettere sotto scacco il centrocampo del Napoli:
Ma a quanto pare nemmeno questo può fermare i partenopei che, nonostante una buona prestazione dei rosanero soprattutto in fase difensiva, mettono in fila la quinta vittoria consecutiva.
IL VANTAGGIO DEL NAPOLI – Nonostante il gioco del Palermo, che tenta in tutti i modi di annullare le fonti di manovra del Napoli, gli azzurri trovano il vantaggio al 39′ minuto. Indovina con chi? Il solito, instancabile, affamato Higuain. L’azione del goal però dimostra anche quanto Sarri stia riuscendo nel suo lavoro. Sì, perché nella manovra che porta al goal di Higuain ci sono degli aspetti che mettono in risalto il lavoro e la mentalità dell’ex tecnico dell’Empoli: il giocatore in possesso palla deve avere sempre tre soluzioni di gioco:
E poi sale in cattedra lui, il fenomeno: Gonzalo Higuain. Prima si lancia a tutta velocità nello spazio lasciato dalla difesa del Palermo, e poi fa partire un missile terra-aria che quasi butta giù la porta difesa da Sorrentino:
LA RETE DEL 2-0 – Il Napoli gestisce, crea, a tratti soffre ma non rischia mai. E quando ha l’occasione giusta, chiude la pratica Palermo con un goal del folletto Mertens. Ci voleva anche la sua firma, era da troppo che mancava. E anche in occasione del raddoppio degli azzurri, arrivato al minuto 80′, la manovra non è frutto del caso, ma c’è una tessitura ben precisa. Anche in questo caso il possessore (Allan) ha a disposizione tre possibili soluzioni di passaggio:
Costruita la manovra, serve poi il guizzo del campione. E là davanti di certo al Napoli non mancano i top player. Uno di questi sicuramente è Mertens. Il belga riceve palla, punta il difensore avversario, lo dribbla con rapidità impressionate e calcia di precisione nel palo più lontano. Tutto così semplice che sembra quasi una passeggiata, e invece dimostra l’immensa qualità dell’attacco del Napoli:
Nappo Salvatore
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