Roberto Sosa, ha rilasciato un’intervista al Corriere del Mezzogiorno. Tra le altre cose, l’ex azzurro si è soffermato sulla situazione tra Mertens e Insigne. Sosa ricorda che anche lui restava spesso in panchina come l’attaccante belga, ma evitava certe reazioni per non mancare di rispetto ai tifosi. “A nessun calciatore piace stare in panchina. E, devo dire la verità, neanche a me stava così bene” , spiega il Pampa. “Ne parlavo con l’allenatore, Reja. Cercavo il confronto chiaro e leale. Gli dicevo che rispettavo la sua decisione ma non mi gratificava entrare sempre a gara in corso. Non cambiava nulla. A quel punto facevo in modo di metterlo in difficoltà e gli dimostravo tutte le volte che i gol li sapevo fare e che a volte davano punti alla squadra”.
Insigne? “Ha sbagliato. Nessuno mette in discussione il suo talento, ci mancherebbe. E capisco pure che nessuno al mondo accetta la panchina, ma sia lui che Mertens si chiariscano lontano dal campo. Facciano gli uomini e ne parlino solo con Sarri. Non è bello vedere certe scene, soprattutto in un momento così emozionante per il Napoli. Dovranno tutti e due ancora crescere. Ma a me nn è capitato di sbottare così neanche da giovanissimo. Sarà per l’educazione che ho ricevuto”.
A volte però, avere in rosa giocatori che litigano però giocare è sempre un bene, come ha anche sottolineato Sarri. “Aumenta la competitività e quindi il rendimento”, ha concluso Sosa.
Articolo modificato 30 Ott 2015 - 20:14