Andrea Agostinelli nasce ad Ancona a metà anni ’50. Dirigente sportivo (al Potenza in serie D), allenatore di lunga carriera ed ex calciatore. Voce come commento tecnico su una nota televisione in pay per view. Nasce centrocampista centrale nelle giovanili della Lazio ed esordisce in serie A nel ’75 proprio con la maglia biancoazzura. Entra nelle grazie di un grande allenatore quale Luis Vinicio che lo schiera spesso titolare nella stagione successiva.
E’ proprio questo rapporto stretto con il tecnico brasiliano che lo porta a Napoli per la prima sua esperienza in azzurro. Fine anni ’70, precisamente 1979 quando passa in prestito alle falde del Vesuvio. Azzurri guidati proprio da Vinicio, ma la stagione con i partenopei non è fortunata. Gioca infatti solo 9 volte chiudendo la stagione e facendosi ricordare solo per il calcioscommesse, nel quale viene coinvolto e poi scagionato.
Primo incontro con i colori azzurri non fortunati. Ritornerà alla Lazio per poi essere prestato alla Pistoiese in A e chiudere la stagione con una retrocessione. Modena, Atalanta, Lecce, Avellino e Genoa nella sua carriera prima di appendere le scarpette al chiodo ed iniziare la carriera da allenatore. Conta anche dodici presenza nell’under-21.
La seconda vita di Agostinelli inizia nel 1992 quando intraprende la carriera di allenatore. Prima esperienza al Latina in serie D prima di passare all’Astrea e quindi al Mantova prima di portare la Pistoiese dalla C2 alla B. Due stagioni alla Ternana in B con ottimi risultati prima del secondo approdo al San Paolo. Stagioni tribolate sul lungomare partenopeo. Entrato intanto nell’orbita della GEA World di Alessandro Moggi ha l’occasione della sua carriera quando assume il controllo degli azzurri.
Savoldi, Zanini, Olive, Vieri (Max il fratello del più famoso Christian), Bernini, Zamboni, Tosto, Portanova. Una campagna acquisti di tutto rispetto per la cadetteria, Agostinelli allenatore. In molti scrissero che a consigliare Naldi di ingaggiare il tecnico dal caschetto biondo fu proprio Moggi. Chiacchiere da bar che si esaurirono ben presto dopo le prime uscite stagionali. Una stagione a dir poco deludente condita da avvenimenti tragici come la morte del povero Sergio Ercolano per il derby al Partenio di Avellino. Napoli costretto a giocare a Campobasso e stagione che assume contorni sportivi tragicomici. Finirà 13esimo il Napoli ed Agostinelli avrà abbandonato gli azzurri già da tempo, sostituito da Simoni.
Napoli per il biondo Andrea fu l’apice della carriera. Crotone, Triestina, Salernitana nel proseguo di una carriera senza molti successi. Anni bui per i tifosi azzurri, anni però da ricordare per apprezzare ancora di più il presente vincente.
Antonio Picarelli
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