La continuità prima di tutto. Poi arriva tutto il resto. La sfida di questo pomeriggio contro il Genoa è naturalmente la più importante per Maurizio Sarri. I cinque successi consecutivi in campionato sono stati declamati e il gioco del Napoli è stato molto apprezzato. Ma il passato oggi non conta. Serve un presente ricco di stimoli e soprattutto di
concentrazione. Ormai gli azzurri hanno trovato la strada per giocare bene e vincere. Si capiscono a memoria, gli schemi vengono da soli e sotto porta non si perdona. In difesa, poi, si è trovata la quadra giusta e se non c’è Koulibaly ci pensa Chiriches a fare bene lo stesso.
L’unico nemico di questo periodo può essere la stanchezza fisica e anche mentale. Non è facile andare in campo ogni tre giorni e poi trovare la forza per ripartire con un’altra sfida ancora più importante. Meno male che rispetto alle altre settimane, anche gli avversari del Grifo non hanno riposato mercoledì. Così come il Napoli, il Genoa ha disputato la sfida (pareggiata) in casa del Toro. Higuaìn e soci, però, arrivano da un tour de force non da poco e quindi potrebbe esserci un piccolo calo. Ma non è detto. È carico il gruppo partenopeo. Al di là di qualche sfogo di troppo dei pischelli (Insigne e Mertens), l’ambiente è sano e consapevole della propria forza. Sarri è riuscito ad insegnare un calcio veloce ed offensivo che miete vittime da un po’ di tempo a questa parte. Si temeva che con le piccole si potesse scivolare ed, invece, contro Chievo e Palermo sono state due prove eccelse. Ma guai a cullarsi sugli allori.
Pronti via e oggi alle 15 bisogna avere la meglio anche contro i rossoblu. Dove c’è un allenatore, il signor Gasperini, che sta provando a fare buone cose nonostante una rosa molto debole che si è dovuta rinforzare in estate con i due ex azzurri Pandev e Dzemaili. Il primo è infortunato mentre il secondo sarà presente a centrocampo. Il trainer del Grifo adotta una difesa a tre pura che proverà a fermare l’estro di Gonzalo Higuaìn. È così in forma il Pipita che anche a Marassi avrà intenzione di lasciare il segno. Lo fa dalla sfida con la Juventus in poi. Sta mietendo vittime una dietro l’altra mostrando una qualità incredibile che non si era vista spesso da quando veste la maglia azzurra. È lui l’icona del nuovo Napoli, di un gruppo che ha intenzione di correre per lo scudetto fino alla fine. Approfittando anche dello scarso rendimento della Juventus. Sarri è molto felice di come stanno andando le cose ma non si esalta più di tanto per evitare che qualcuno si illuda e non dia il massimo dal primo all’ultimo minuto.
Tiene tutti sulla corda e da genuino qual è dice sempre ciò che pensa. Anche se Insigne fa l’immaturo e Mertens si sfoga dopo un gol. Ma fa parte del gioco. Ne ha viste così tante in carriera il sor Maurizio che proprio non si scompone davanti a queste cose. Tanto è lui a prendere le decisioni e non usa mezzi termini per mettere dietro la lavagna qualche suo elemento. Si dovesse superare anche l’ostacolo Genoa si arriverebbe a quota sei successi consecutivi in serie A, otto comprese i due successi in Europa. Poi si chiuderebbe il ciclo con la sfida al Midtyjlland giovedì e con l’Udinese domenica al San Paolo. Si potrebbe fare en plein ed è entrare di diritto nella corsa scudetto. Una bestemmia per Sarri ma un obiettivo alla portata visto che la concorrenza non sembra così impossibile da battere.
FONTE Salvatore Caiazza per Il Roma