Nonostante il pareggio maturato sul campo del Genoa, il Napoli di Sarri continua il suo personalissimo momento di forma strepitoso. Gli azzurri crescono domenica dopo domenica, dando l’impressione di essere un gruppo compatto e consapevole del proprio potenziale. Encomiabile, ancora una volta, la prova del reparto difensivo, fiore all’occhiello del Napoli e finalmente elemento capace di fare la differenza in ogni gara, contro ogni avversario. Spicca, più di tutto, la metamorfosi di Raul Albiol, vero faro, perno della retroguardia, faticatore instancabile che anche contro il Genoa ha giocato una grande gara, segno che ormai i risultati della “cura” Sarri stanno dando i frutti sperati.
PRIMA – Il forte centrale spagnolo, due volte campione d’Europa con la Spagna, con cui ha vinto anche il Mondiale del 2010, è stato tra i più criticati dell’inizio di stagione dei partenopei: dopo la sconfitta col Sassuolo e soprattutto dopo il rocambolesco pari con la Sampdoria, Albiol era finito al centro del ciclone. Impreciso, impaziente, a tratti svogliato. Era un altro Albiol, quello che non aveva ancora conosciuto Sarri e che forse non aveva ancora mai incontrato un tecnico capace di lavorare, sulla fase difensiva, in maniera a dir poco maniacale. Ha cominciato a seguire le indicazioni del mister, minuziosamente, fin nei minimi dettagli e via via è andato crescendo, complice anche la contemporanea esplosione di Koulibaly, da possibile esubero a valore aggiunto di questo nuovo Napoli.
DOPO – La partita di Marassi lascia pochi dubbi: è un nuovo Raul Albiol. Onnipresente, lucido, ponderato, capace di guidare una retroguardia che della sua esperienza può fare solo tesoro. Dà sicurezza, affidabilità e concretezza all’intero reparto, controllando senza sbavature qualsiasi palla e sventando più volte potenziali pericoli. Fondamentale in ogni azione di gioco, anche in fase offensiva, quando pressa e non lascia respirare gli avversari fino al centrocampo. Che sia di testa o di piede, l’ex Real Madrid c’è. Non si tira mai indietro, ci mette il fisico e la forza, chiude e riparte, dialoga coi compagni. Un giocatore completamente ritrovato, che soprattutto ascolta le indicazioni provenienti dalla panchina: la vera novità è questa, il fatto di ascoltare e giocare con intelligenza fanno di Albiol un calciatore completamente ritrovato.
Di questi passi, con una rosa che, unita, segue il suo tecnico, nessun risultato è irraggiungibile. Soprattutto con un Raul Albiol ritrovato e con una difesa che, finalmente, gioca e fa la differenza.
RIPRODUZIONE RISERVATA
GENNARO DONNARUMMA