Zero a zero tra Genoa e Napoli: un pareggio tra due squadre capaci di affrontarsi a viso aperto e di regalare uno spettacolo degno di nota ai tifosi, già in festa per lo storico gemellaggio che ormai li unisce da più di trent’anni. Nonostante il pareggio però, il Napoli di Sarri ha dato l’ennesima dimostrazione di essere ormai una squadra consapevole dei propri mezzi, una grande, capace di creare tantissimo e di impensierire sempre il Genoa, rischiando poco o nulla e strappando un punto che alla fine sta stretto, e non poco, ai partenopei.
La squadra c’è terribilmente: il Napoli corre, gioca con intensità e ritmi a dir poco altissimi, nonostante i tantissimi impegni e le tante forze dissipate tra Serie A ed Europa League. Si parla di una squadra che ci crede sempre, che si assume le sue responsabilità e gioca affamata di vittoria, pronta a colpire con freddezza e cinismo ogni volta che ne ha l’occasione: se poi ci si mette di mezzo la sfortuna, è un altro paio di maniche. Le statistiche sono chiare: poche reti subite, tante azioni da rete, tanti tiri, tanto possesso, a tratti asfissiante, azioni sempre manovrate e portate a termine, spesso con una rete realizzata. Col Genoa no, nonostante undici tiri in porta, la lucidità negli ultimi venti metri è mancata, ma è tutto normale. Il pareggio di Marassi non rallenta la corsa: gli uomini di Sarri hanno messo la quinta e non si vogliono fermare, davanti hanno trovato solo un avversario ben schierato in campo, capace di ingabbiare il Pipita Higuain e di chiudere le corsie laterali, quasi sempre fatali per le avversarie degli azzurri.
Non si ha mai l’impressione di soffrire l’avversario, non si ha mai l’impressione di poterla perdere: come detto da Reina alla Rai, probabilmente questa partita due anni fa sarebbe stata persa, ora no e questo è sicuramente un aspetto positivo. Si parla di un Napoli diametralmente opposto a quello visto, in varie salse, negli ultimi anni. Si parla forse del Napoli più bello dell’era De Laurentiis. In passato per un pareggio si sarebbe fatta tanta, tantissima confusione e sarebbero piovute critiche da ogni dove. Quest’anno no, segno che i tempi, da quando sulla panchina siede Maurizio Sarri, sono cambiati. Ed è cambiato il Napoli: mentalità vincente, gioco bello e divertente. Manca ancora la fortuna: quando arriverà anche un pizzico di quella, la giostra sarà completa.
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GENNARO DONNARUMMA
Articolo modificato 1 Nov 2015 - 23:48