Un tour de force per i colori azzurri, sotto con l’Udinese ora. Una sfida che ha il sapore particolare per tanti napoletani che hanno trovato la loro fortuna in Friuli, terra prospettica per tanti uomini dotati di estro e grandi potenzialità espresse altrove. Una sfida dai contorni particolari anche in funzione del grande numero di scambi nel corso del calciomercato tra le due compagini. Inler, Quagliarella, Domizzi, Duvan ed Allan solo alcuni dei nomi che negli anni hanno vestito le due maglie.
Bando ai sentimentalismi però, ci sono tre punti in palio importantissimi nella sfida tra partenopei e friulani. Tre punti dal sapore diverso, Udinese che lotta per non immischiarsi nella lotta per la retrocessione (15esimo posto attuale per i bianconeri), Napoli ad un passo dal paradiso rincorre le prime della classe pur essendo già tre le stesse. Le vittorie di Roma ed Inter mettono pressione agli uomini di Sarri che schiera la formazione titolare.
Il primo tempo è di quelli che non ti aspetti, l’Udinese è ben schierata in campo e chiude tutti i vari per la manovra azzurra. Gli uomini di Colantuono ripartono bene e sugli esterni mettono in difficoltà Ghoulam (con Widmer) e Hysaj (con Edenilson) che spesso si inseriscono ai due azzurri. Jorginho è seguito come un ombra da Lodi e l’Udinese così prova a chiudere la fonte di gioco partenopea. Eppur il Napoli ha almeno tre occasioni da gol con Insigne che non aggancia il pallone su un lungo rinvio di reina, Higuain che spara a salve addosso a Karnezis e lo stesso portiere greco che esce a valanga su Callejon involato solo verso la porta. Dal canto suo l’Udinese crea senza impensierire quasi mai Reina, seppur lascia la sensazione di poter creare.
E poi? E poi arriva il campione che sposta gli equilibri. Il Napoli ha nel suo organico tanti giocatori capaci della zampata vincente ma in questo periodo il vero trascinatore ha un nome ed un cognome: Gonzalo Higuain. Settimo centro di seguito al San Paolo nell’occasione più difficile. C’aveva provato già nel primo tempo ma nel secondo è più bello ancora. Palla recuperata al limite dell’area, Higuain si infila in area seguito da due giocatori in maglia bianconera. Sembra perdere il duello impari, ma il giocatore del Napoli non demorde, si trascina dietro i due e piazza un colpo di interno sinistro da biliardo. Palla sul palo ed in gol. Spezza gli equilibri Higuain ed il Napoli avrebbe la possibilità di segnare ancora senza riuscirci (se fosse entrato il pallonetto sarebbe caduto lo stadio). Soffre un po’ troppo la squadra partenopea nel finale seppur l’Udinese crei poco. È proprio in questi momenti che si vedono i campioni ed un altro campione è lì a difendere la porta. Colpo di testa di Widmer, parata difficile resa semplice dal portiere spagnolo capopopolo, che devia sulla traversa. È l’unica occasione vera in cui i cuori palpitino.
Troppa sofferenza nel finale ma quello che conta sono i tre punti che vanno a riposizionarci al quarto posto.
Antonio Picarelli
RIPRODUZIONE RISERVATA