Forse non dovrebbero neppure essere chiamati tifosi, quelli che durante la partita tra Hellas e Napoli hanno intonato i soliti cori beceri contro i napoletani, prima di insultare anche il partenopeo Lorenzo Insigne. L’attaccante azzurro è stato definito “figlio di p…”, a dimostrazione che la rivalità tra le due squadre è ancora viva.
Insigne ha risposto al meglio sul campo, non cadendo nelle provocazioni avversarie: prima ha portato in vantaggio gli azzurri con una rasoiata seguita da un’esultanza polemica, poi ha servito ad Higuain l’assist per il raddoppio. Il “Bentegodi” ha continuato a fischiarlo, anche al momento della sostituzione, a dimostrazione della frustrazione che circola nell’ambiente gialloblu e dell’odio nutrito nei confronti dei napoletani.
Si tratta infatti di una rivalità che va avanti ormai da anni e che sfocia presto in un sentimento che poco ha che fare con il calcio e lo sport, mai giustificabile ancor più quando prima dell’inizio della gara riecheggia la “Marsigliese” a condanna proprio di un’altra sfumatura di odio che sta flagellando l’umanità.
Articolo modificato 22 Nov 2015 - 14:57