Quando il talento si unisce alla grande passione ed all’amore di ciò che si fa, il mix è davvero perfetto ed unico. Quando poi, con negli occhi e nella mente persiste una forte napoletanità con l’intento di far conoscere al Mondo ciò che di bello e speciale c’è in partenope ed in chi la promuove, il tutto assume tinte ancora più forti e belle. E’ questa la mission di Raffo, nome d’arte di Raffaele Liuzzi, napoletano doc con un grande talento nello street-writing e spray painting.
LA STORIA. Raffo nasce nel cuore di Napoli e cresce nella periferia di Ponticelli, conoscendo bene le difficoltà di una terra a volte difficile ed ostile per gli adolescenti che vogliono emergere e far sentire la propria voce. “La strada non ti regala nulla e non concede chances” ripete spesso ma non si ferma di certo al primo ostacolo: Raffo si rimbocca le maniche e, con le sue opera fa senso critico rispetto ai problemi che affliggono la città di Napoli. Vuole però che la sua passione diventi un lavoro: si diploma così all’istituto d’arte Filippo Palizzi laureandosi poi all’Accademia delle Belle Arti, vincendo numerosi premi. Ed è solo l’inizio. Vince il premio della critica al concorso 2006 alla Competizione Estemporanea di Pittura a San Severino di Centola, giovanissimo espone permanentemente una propria opera di grandi dimensioni al Museo di Arte Contemporanea di Casoria. Ma Raffo è un artista versatile e si esprime in molte forme d’arte: nel 2001 gira un cortometraggio sulle periferie di Napoli come attore nel ruolo di graffitista metropolitano, che fu presentato al “Festival di Cannes”, insegna alla scuola d’arte dove si è diplomato e partecipa attivamente a tantissimi progetti artistici e televisivi a livello nazionale per promuovere la sua arte, tra gli ultimi anche Italian’s got talent e Tu sì que Vales dove arriva tra i finalisti delle scorse edizioni.
LA PASSIONE. Raffo però ama particolarmente la sua quotidianità, fatta di colori, sorrisi e momenti speciali, gli stessi che condivide con chi lo chiama per “rubargli” un pezzo delle sue idee e del suo talento, trasponendolo sulle pareti di un negozio, di una strada o di una casa. Le sue opere d’arte colpiscono tutti e sono un tripudio di emozioni, arrivando anche a coloro che le rappresentano. Viene infatti chiamato da numerosi giocatori del Napoli che spesso disegna sulle pareti delle camerette dei piccoli tifosi, per colorare le loro abitazioni, intraprendendo così un cammino ancora diverso e dando voce ad una città che diventa speciale anche con i successi nello sport e nel calcio. “Ho un rapporto molto forte con la mia città – ci svela in esclusiva a SpazioNapoli – e con ciò che faccio spero di portarne il lato che io amo, quello bello, sereno, ottimista, speciale ed emozionale. Quando il Napoli vince sento proprio un’aria diversa: mi piace tantissimo stare in giro dopo un successo, scorgere i sorrisi dei tifosi, vedere l’entusiasmo dei bambini, stare nei bar ed ascoltare i discorsi della gente. Sono un tifoso obiettivo: quando il Napoli perde non punto il dito, analizzo la situazione con razionalità. Sono innamorato della mia città in un modo esagerato e questo mi porta ad amare ugualmente anche la maglia azzurra ma non il calcio in generale per una serie di motivi, è diverso rispetto a tanti anni fa ed a volte mi fa anche male vedere accadere certe cose”.
TRA PASSATO E FUTURO. “Ho avuto la possibilità – continua – di conoscere vari giocatori azzurri e fare per loro dei lavori. Spesso ho disegnato nelle camerette dei bambini un tema legato al Calcio Napoli ed è una bella soddisfazione vedere tutta questa passione. Ho dipinto inoltre a casa del capitano Marek Hamsik, ho conosciuto Cavani per il famoso graffito realizzato per lui ed ho disegnato anche Lorenzo Insigne. Progetti futuri? Qualcosa di importante bolle in pentola: amo troppo quello che faccio e vorrei perseguire questa strada per tutta la vita: è questo l’augurio che mi faccio”. Insomma, l’ennesimo rappresentante di una Napoli ricca di talento, di amore e di passione con un immenso cuore azzurro per un connubio davvero sorprendente.
Alessia Bartiromo
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