Brugge-Napoli è una partita senza troppe pressioni per gli azzurri già qualificati da capolista al prossimo turno di Europa League, forse il modo migliore per preparare la sfida di cartello di lunedì, quando al San Paolo arriverà l’Inter prima in classifica. Maurizio Sarri, però, non sottovaluta l’impegno e lo ha fatto capire in conferenza stampa a più riprese, sostenendo l’importanza di continuare a portare a casa risultati positivi. Non a caso al “Jan Breydel” di Bruges scenderà in campo una formazione sì diversa dalla solita ma decisamente non sperimentale. Si dovrà accomodare in panchina Antonio Negro, il centravanti classe ’98 aggregato alla prima squadra per la traversata europea. Dovrà invece ricoprire il suo consueto ruolo Christian Maggio, che nelle ultime ore aveva accarezzato l’idea di essere impiegato come ala destra.
Nulla da fare: il tridente offensivo sarà composto per due terzi da titolarissimi. In ordine sparso Callejòn, Insigne ed El Kaddouri. Sarà quindi una formazione non del tutto esente da esperimenti: Sarri ha deciso di schierare un barcelloniano falso nueve al centro dell’attacco. I tre avanti azzurri dovranno ruotare continuamente vestendo a turno l’ideale maglia numero 9. Una tattica che è frutto sì dell’emergenza dovuta all’assenza forzata di Gabbiadini, ma è anche una “soluzione studiata in allenamento”, parola di Sarri. Le caratteristiche degli interpreti, poi, forniscono un assist al tecnico del Napoli. Callejòn ha già vestito i panni del centravanti in alcuni scampoli di gara con Benitez ed El Kaddouri è elemento duttile e sempre pronto a seguire le direttive dell’allenatore, potendosi impiegare a destra o a sinistra con gli stessi risultati e potendo all’occorrenza anche fungere da alter ego di Hamsik.
Poi c’è Insigne, che ha riscoperto la sua vena realizzativa. Anche per lui cambiare spesso posizione in attacco nell’arco della partita può essere utile per completare la sua maturazione e per non lasciare punti di riferimento ai difensori avversari. Le soluzioni, insomma, non mancano a Sarri, che può contare su un gruppo in grado di adattarsi a ogni evenienza. E’ anche così che si plasma una squadra vincente.
Vittorio Perrone
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Articolo modificato 26 Nov 2015 - 00:09