Ventiquattro candeline sulla torta ma, basandosi sul proprio vissuto sono almeno il doppio. Capita così quando si va via presto da casa e si passa l’infanzia e poi l’adolescenza a caccia di un sogno. Inizi a conoscere il lavoro, il sacrificio, la dedizione: giornate intere a rincorrere un pallone, puntando un obiettivo e sacrificando tutto il resto, anche la spensieratezza di quegli anni che poi non tornano più. Lo sa bene Manolo che a vent’anni era già immerso nel calcio che conta, collezionando reti, consensi e presenze.
Non è mai stato un peso e mai lo sarà anche perché ha sempre avuto il supporto dei degli amici e della famiglia ma soprattutto di Melania che ha intrapreso la stessa strada con ottimi risultati, a conferma che il calcio è un elemento che la famiglia Gabbiadini ha ben insito nel dna. Profilo basso e tanta concentrazione: Manolo sembra già essere un uomo ed è diverso dai suoi coetanei: vive nella semplicità, così come le cose delle quali ha bisogno: l’affetto dei cari, il supporto degli amici e l’amore di Martina, la sua compagna, che lo accompagna in ogni avventura anche quando ha cullato il sogno della Nazionale fino a toccarlo con mano nel 2012 in prima squadra. A vederli insieme sembrano una splendida coppia di adolescenti alla prima cotta: sguardi intensi, felpone colorate, cappellino Nba e rigorosamente scarpe da ginnastica, perché bisogna stare comodi, ancor più allo stadio.
Insomma, una coppia perfetta che prende insieme ogni decisione anche quando nel gennaio del 2015 dopo un lungo corteggiamento, decide di lasciare una coperta di Linus blucerchiata per un salto nel vuoto all’ombra del Vesuvio. L’inizio è da film: un’accoglienza da record in aeroporto ed una full immersion nell’esigente piazza partenopea che si innamora immediatamente del suo numero 23. Venti presenze ed otto reti in maglia azzurra, più la Coppa Italia e l’Europa League. E’ un sogno, così come l’affetto dei tifosi, la fiducia della società e la stima dei compagni.
Ma la realtà è sempre più palpabile: con Sarri cambia tutto, anche il volto del Napoli che adesso lotta per traguardi ancor più ambiziosi. Ed in Europa, dove trova più spazio si vola, con quattro gol in altrettante presenze. Insomma, il futuro di Manolo Gabbiadini è sempre più azzurro, nonostante le voci di mercato che spesso gli vogliono far cambiare aria. Oggi spegne le candeline, ben 24 nonostante il più bel regalo dalla vita sia arrivato qualche giorno fa, il suo primogenito Tommaso di soli pochi giorni. Oggi però, si festeggia con il Napoli solo a distanza: Maggio e soci saranno a Bruges per la gara di Europa League, Manolo è all’ombra del Vesuvio infortunato. Il miglior augurio è che possa tornare presto per scrivere ancora tante pagine importanti della storia partenopea, più forte di prima, con il grande talento e l’immensa umiltà che lo ha sempre contraddistinto. Buon compleanno!
Alessia Bartiromo
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Articolo modificato 26 Nov 2015 - 00:48