Europa League ormai archiviata: quindici punti, con una partita ancora da giocare, per l’armata di Maurizio Sarri capace di conquistare sul campo ben quindici punti, alla pari delle più grandi d’Europa. Il turn-over del tecnico azzurro funziona eccome: quattro titolarissimi a casa, due attaccanti fermi ai box ma la musica non cambia. Il Napoli gioca, vince e convince, ancora una volta partendo dalla difesa, dove spicca ancor di più, nella partita coi belgi, Vlad Chiriches.
La difesa è il reparto che, nella squadra azzurra, fa la differenza. Basti notare che, in fase d’attacco, la linea difensiva è tenuta sempre alta, gli uomini sono ben schierati e gli avversari sono subito pressati e marcati. Il rumeno ha trovato se stesso, soprattutto dopo la “cura” che gli ha riservato il mister: attenzione, concentrazione, lucidità. Il Chiriches visto a Reggio Emilia, nella prima uscita stagionale contro il Sassuolo, è un altro giocatore rispetto a questo, meno insicuro, più lucido, freddo e concreto, capace di non far rimpiangere l’assenza Albiol e di dare sicurezza ad un intero reparto, compreso Gabriel, padrone di quella porta che quasi sempre è nelle mani sicure di Pepe Reina.
E poi c’è la ciliegina sulla torta, un goal da calcio piazzato, all’improvviso, dimenticato da tutti, più veloce degli altri: stroncate sul nascere le piccole speranze dei belgi, contro questo Napoli c’è poco da fare, sono tutti protagonisti e tutti ugualmente capaci di far male. Una rete che conferma quanto di buono fatto dall’ex Tottenham che, piano piano, silenziosamente, sta entrando nel cuore di tutti i napoletani con semplicità e tanta, tanta concretezza. Lo scetticismo va via via scemando e Chiriches si scopre certezza, per lui e per la difesa azzurra, che ci ha sicuramente guadagnato in termini di quantità e qualità. Mancano ancora tante partite ma, con una rosa così, si può veramente dire che sognare non è vietato, crederci è l’unico imperativo.
GENNARO DONNARUMMA
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Articolo modificato 27 Nov 2015 - 18:55