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/2015/12/01/296779/amp/

In una sfida spettacolare e dopo 25 anni Higuain e Reina portano il Napoli di nuovo in testa

Napoli non viveva una serata così da anni. La squadra della città potrebbe balzare in testa alla classifica in assoluta solitudine se solo riuscisse nell’intento di mandare a casa Icardi & C. con una sconfitta in tasca. Napoli contro Inter è Icardi contro Higuain, Medel su Jorginho, Murillo e Mirando contro Koulibaly ed Albiol ma soprattutto Sarri contro Mancini. Proveniente dalla gavetta il primo, predestinato il secondo, ma c’era da scommettere che il toscano/napoletano non avrebbe deluso le aspettative.

667 minuti senza prendere gol gli azzurri, Inter mai doma in questo avvio di stagione (esclusa la sconfitta con la Fiorentina). Gli azzurri a detta di tutti giocano il miglior calcio della serie A, l’Inter è però la capolista con prestazioni poco convincenti ma sempre (o quasi) vittoriose. C’è tutti insomma per la sfida di cartello tra due squadre di livello assoluto.

Il primo tempo dà l’idea di quello che sarà. Il Napoli pronti via parte in vantaggio, basta un minuto o poco più ad Higuain per bucare Handanovic. Il gol è la sintesi della giocata dell’attaccante di razza, si gira senza neanche guardare la porta e la trova, infilando Handanovic sul suo palo. Colpita a freddo l’Inter barcolla ma ha la bravura di tenersi in partita pur subendo il primo tempo degli azzurri e facendo capolino di tanto in tanto.

I partenopei a tratti sembrano soffrire un po’ la tensione del grande match, qualche appoggio sbagliato che non è nelle corde degli azzurri. L’episodio alla fine della prima frazione di gioco può spezzare in due il match. Orsato vede un doppio giallo per Nagatomo e lo spedisci anzitempo negli spogliatoi. Quando arriva anche il secondo gol del marziano vestito d’azzurro (Higuain manco a dirlo) sembra veramente fatta e forse i giocatori del Napoli ci pensano più di una volta. Il pipita si porta dietro Miranda e Murillo (a detta di tutti la migliore coppia centrale della serie A) e piazza la palla superando ancora Handanovic. Troppa convinzione di averla già chiusa e fortuitamente l’Inter accorcia le distanze con Ljajić.

Il Napoli sembra un piccolo castello felice che si sgretola secondo dopo secondo sbagliando passaggi e ripartenze. L’Inter prende forza e se non fosse per Pepe Reina (mentre Handanovic ferma ancora Higuain) e del palo i nerazzurri riagguanterebbero addirittura il pareggio.

25 anni per aspettare questo momento, ma al triplice fischio finale il Napoli è nuovamente primo.

Antonio Picarelli

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Articolo modificato 1 Dic 2015 - 10:11

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