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Maurizio Sarri ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa al termine della gara persa per 3-2 sul campo del Bologna. Ecco le sue parole:
Se concediamo il giusto, possiamo fare risultato anche in condizioni difficili. Abbiamo preso il primo goal su una palla di una lettura facilissima, anche se in fuorigioco. Il calcio d’angolo del secondo goal è arrivato da una punizione nella loro metà campo. Errori da una squadra appannata mentalmente. L’aspetto principale è la concentrazione difensiva. Le contromisure sono invenzioni della stampa, se ne esistessero di efficaci Bayern e Barcellona non esisterebbero. Con le squadre forti si possono solo limitare i danni. Il Bologna ha un entusiasmo sorprendente, era una partita difficilissima. Questo gli ha dato più benzina rispetto a noi. Non siamo stati fortunati negli episodi, abbiamo avuto 8 palle goal contro le loro 5. Non vuol dire che il Bologna non meritasse, anzi. Diawara per noi poteva essere un problema ma un vantaggio: se gli scivolamenti di Hamsik sulla trequarti fossero stati più frequenti saremmo potuti essere più pericolosi. Davanti alla linea difensiva con l’avanzamento di Diawara c’erano spazi interni per verticalizzare su Higuain ma l’abbiamo fatto poco.
“Condizione fisica e mentale? Non ci sono gambe scollegate da un cervello, qualcuno è appannato mentalmente. Non dobbiamo fare il conto del minutaggio solo in campionato. I giocatori che hanno un minutaggio feroce sono quelli in nazionale. Le partite della nazionale hanno portato Koulibaly a fare più di 600 minuti in un mese. Le nazionali ci tolgono la possibilità di allenarci, è chiaro poi che anche la testa possa staccarsi un attimino e incidere sulla condizione fisica. Un inizio così svagato non l’avevo mai visto, se oggi è successo ci devono essere dei motivi. Se la squadra fosse stata stanca non avrebbe fatto un finale del genere. La squadra deve rimanere serena, queste sono cose che deve acquisire. A Mazzoleni non ho nulla da dire, posso consigliare a Nicchi di smettere di dire che gli arbitri italiani sono i migliori al mondo. Emilia Romagna? Forse ci fanno male i tortellini prima della partita (ride, ndr). Che questa fosse una partita difficile era risaputo, un giocatore si rende conto che il Bologna è cambiato rispetto a un mese fa e che ci sono 2 mila motivi per credere che la partita fosse difficilissima. Forse ho trasmesso male il mio pensiero ai ragazzi, altrimenti non avremmo fatto questo approccio. Questa settimana l’ho vissuta come quando ero terzo, io sono vecchio e ne ho viste tante che queste cose mi lasciano indiffferente. A sette mesi dalla fine del campionato dobbiamo pensare a lavorare, non dobbiamo farci influenzare dagli obiettivi che ci dà la stampa. La mia anzianità mi aiuta, capisco un ragazzo di 25 anni ma in questo lavoro bisogna estraniarsi da tutto e tutti, non possiamo farci influenzare dagli obiettivi che ci danno dall’esterno. Dobbiamo lavorare per ritrovare la nostra soldiità difensiva con grande serenità e tranquillità. La bravura sta nel cercare di limitare i problemi e cercare di fare comunque risultato”.