Napoli-Inter e Bologna-Napoli, due gare dall’andamento simile ma accolte dai media in maniera diametralmente opposta…

Si interrompe a Bologna la striscia di 18 risultati utili consecutivi inanellata dal Napoli di Maurizio Sarri. Sì perché dal Sassuolo al Bologna tante sono state le partite che hanno portato punti alla squadra partenopea (Europa League compresa), e tutti conquistati con un certo merito e decisa autorevolezza. La sconfitta subita per 3-2 contro i felsinei oggi non può essere valutata come più di un semplice incidente di percorso. Una partita giocata, va ammesso, non benissimo dagli azzurri che pur avendo avuto la grossa possibilità di passare in vantaggio con Callejon, sul cui diagonale destro si è opposto alla grande Mirante, hanno demeritato se si considera l’intero arco del match. Sul risultato pesano alcuni episodi come il fuorigioco di Mattia Destro in occasione della prima rete rossoblu, o gli errori in marcatura di Koulibaly e Ghoulam sul calcio d’angolo che ha portato al gol di Rossettini. Per non parlare della papera finale di Reina. Ma nonostante tutto per voglia, cattiveria agonistica e condizione psico-fisica, non si è vista la solita squadra.

Insomma il Napoli ha giocato forse la peggiore partita della gestione Sarri pur avendo avuto tantissime palle gol che, se concretizzate, avrebbero potuto cambiare radicalmente l’andamento della partita (come testimonia questo grafico). Partita che è stata sul punto di cambiare per davvero quando Higuain in soli tre minuti (dal 87′ al 90′) ha accorciato le distanze siglando una doppietta che ha fissato il risultato sul definitivo 3-2. Peccato che la reazione azzurra sia arrivata così tardi altrimenti si sarebbe potuto veramente rischiare di effettuare una clamorosa rimonta. Eppure del Napoli va apprezzato proprio l’aspetto caratteriale, quello di non aver mollato e di aver provato a lottare fino alla fine per riacciuffare un punteggio che sembrava ormai andato.

Un po’ quello che è stato evidenziato la scorsa settimana quando a cadere al San Paolo era stata l’Inter per 2-1. Peccato che invece, quando c’è stato da sottolineare la stessa cosa da parte della squadra di Sarri, i media si siano clamorosamente “dimenticati” di parlarne. Già, perché i commenti che si sono susseguiti sulle varie TV nazionali hanno completamente omesso questo aspetto degli azzurri, soffermandosi sulla grandissima gara fatta dal Bologna, su tutti i problemi (o presunti tali) evidenziati da Albiol e co. e su come questo Napoli non abbia il “carattere” e l’abitudine a vincere i campionati che invece ha l’Inter. La stessa Inter che era stata asfaltata non più di 6 giorni fa a Fuorigrotta ma che, dopo le dichiarazioni al veleno di Roberto Mancini, hanno distorto il dibattito della critica sugli ultimi minuti favorevoli ai nerazzurri e sull’espulsione di Nagatomo ritenuta ingiusta (su cui però i moviolisti di tutta Italia sono ancora in forte disaccordo). E del Napoli? Quasi è stato fatto passare per “fortunoso” l’esito dell’incontro, come se i partenopei avessero vinto solo perché i nerazzurri avessero disputato la gara in 10, quindi defraudandoli di qualcosa. Davvero in pochi hanno invece sottolineato come il Napoli, in 11 contro 11, abbia sempre avuto il completo pallino del gioco.

Ecco perché l’analisi a freddo del post-partita mette a confronto l’andamento del tutto similari delle due gare ma con reazioni da parte della stampa diametralmente opposte. Fatto inspiegabile che accende non pochi interrogativi nella testa dei tifosi partenopei che non comprendono il perché di questa disparità di trattamento. Perché se il Napoli concede 10 minuti all’Inter si parla di grande Inter e Napoli fortunoso? Perché il passo falso in terra emiliana degli azzurri, con tutte le possibili “sliding doors” sopra elencate, viene quasi preso come resa da parte della squadra di Sarri e non viene messa in risalto la quasi rimonta messa in piedi da Higuain?

Memoria corta? Potere mediatico? O Semplicemente parlare del Napoli lassù dà fastidio? Interrogativi che lasciano perplessi i tifosi partenopei che però sanno e riconoscono, loro sì, il reale valore e la forza di questa formazione che non deve essere in alcun modo ridimensionata. Perché una semplice sconfitta non può cancellare quanto di buono fatto finora dai ragazzi di Sarri. Perché nonostante le disparità di trattamento non si può non riconoscere la superiorità di questa squadra. Perché che lo si voglia o no, e senza aver paura di ammetterlo, il Napoli lotterà fino alla fine per vincere lo Scudetto!

RIPRODUZIONE RISERVATA
Pasquale Giacometti
(Twitter: @Pasquale89G)

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