Fino a qualche giorno fa Napoli-Legia Varsavia sarebbe stato un mero allenamento in vista del piatto forte della prossima giornata, quella partita con la Roma che dalla scorsa stagione va ben oltre il semplice calcio giocato. D’altronde i numeri dei biglietti venduti lo confermano: con i giallorossi si raggiungerà il pienone, e neppure la sconfitta di Bologna ha placato l’entusiasmo dei tifosi partenopei. Prima però a Fuorigrotta arriverà il Legia Varsavia, in una partita che serve solo per aggiornare le statistiche. O almeno così viene vista dall’esterno.
SECONDE LINEE – Perché effettivamente ci sarebbero migliaia di motivi per seguire l’appuntamento sul palcoscenico internazionale di giovedì. Un Napoli che innanzitutto vuole vincere e farlo in bello stile per raggiungere l’en plein europeo, quelle 6 vittorie su 6 partite disputate che da queste parti non si sono mai verificate. Odore di record, insomma, in quel di Fuorigrotta. Perché il modo migliore per risalire la china dopo una sconfitta scottante e in vista di un big match è senza dubbio quello di stabilire un nuovo primato. Per questo il risultato di Napoli-Legia non è poi così ininfluente, anche perché per i polacchi si deciderà la qualificazione al prossimo turno. In campo non ci sarà la possibilità, per gli sconfitti di Bologna, di rifarsi dal crollo del Dall’Ara. Sul terreno di Fuorigrotta infatti scenderanno le seconde linee, chiamate al difficile compito di farsi notare da Sarri. Qualcuno ci è già riuscito in Belgio, come Chiriches, mattatore sul campo del Brugge, oppure Chalobah, che all’esordio dal primo minuto non ha demeritato. Entrambi avranno una nuova chance giovedì, così come i vari Strinic, Maggio ed El Kaddouri.
IL RIENTRO – Gli ultimi due sono stati tenuti in considerazione da Sarri anche nel corso di Bologna-Napoli, tant’è vero che il numero 11 è stato mandato in campo nel corso della ripresa mentre il marocchino è stato valutato come possibile carta da schierare per cambiare la partita ma alla fine è stato tenuto in panchina, con Sarri che gli ha preferito Mertens. Proprio il belga potrebbe rivedersi dal primo minuto in Europa League, competizione nella quale ha segnato già tre reti, una delle quali proprio al Legia Varsavia, sbloccando quella che forse è stata la gara più impegnativa nel girone continentale. Il suo recupero restituisce al tecnico azzurro una pedina fondamentale, valida sia dal primo minuto che a partita in corso quando c’è da alterare gli equilibri del match. Questo e molto altro giovedì al San Paolo. Napoli-Legia è una gara che sembra scritta in partenza, ma che può regalare certezze a Sarri, sorrisi ai tifosi azzurri e un record inedito in ambito internazionale.
Vittorio Perrone
Articolo modificato 8 Dic 2015 - 09:43